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Il Senato ha approvato all’unanimità il Disegno di Legge a firma Mulè e Cavandoli che reca “Disposizioni concernenti la definizione di un programma diagnostico per l’individuazione del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica“, già approvato all’unanimità dalla Camera dei Deputati e promosso presso le Istituzioni da Fondazione Italiana Diabete.

La legge consentirà, dal 2024, di prevenire, nei bambini da 1 a 17 anni, destinati ad avere il diabete di tipo 1, l’insorgenza dei sintomi più pericolosi, come la chetoacidosi, che può essere letale; permetterà di avere maggiori informazioni per comprendere meglio le cause della malattia, con la possibilità di introdurre strategie farmacologiche per rallentarla e possibilmente fermarla. Oggi circa la metà dei 1.400 bambini diagnosticati con diabete di tipo 1 ogni anno in Italia arriva in chetoacidosi in ospedale, rischiando il coma, danni permanenti e anche la morte.

Inoltre, permetterà di diagnosticare precocemente la celiachia, che può portare molte complicanze se non diagnosticata per tempo.

Oltre allo screening, la legge dota l’Italia di un Osservatorio Nazionale su queste due malattie e prevede la realizzazione di campagne informative per sensibilizzare la popolazione sulle patologie e sull’importanza dello screening preventivo.

Siamo il primo Stato al mondo ad avere una legge per lo screening sistematico di diabete e celiachia nella popolazione pediatrica.

“È stata una grandissima emozione partecipare di persona alla votazione finale in Senato, dove ancora una volta abbiamo avuto l’onore di ascoltare i rappresentanti della nostra democrazia mentre relazionavano i colleghi in aula in merito all’importanza dello screening e della gestione precoce dei casi positivi ai test.” – dice il Presidente della Fondazione Italiana Diabete, Nicola Zeni, che prosegue: “Ci sono battaglie che non hanno colori politici: questa è la frase più emblematica del clima che abbiamo vissuto e respirato in questi due anni di lavoro, incontrando Senatori, Onorevoli, rappresentanti del Governo, esperti e funzionari. Non è stata certamente una semplice passeggiata, ma rimanere sempre focalizzati sul traguardo ci ha permesso di mettere tutti d’accordo, ripianando le inevitabili divergenze e i disallineamenti che si sono a volte manifestati sul percorso legislativo. Un grande grazie va al Vicepresidente della Camera On. Giorgio Mulè che, insieme all’On. Laura Cavandoli, si è fatto carico di avanzare – e volere fortemente – la prima proposta di legge di iniziativa parlamentare della corrente legislatura. Un ringraziamento particolare va anche al dott. Angelo Ficarra, che ci ha accompagnato e guidato sui sentieri a volte tortuosi della politica.

Ma il lavoro non termina oggi: ora devono essere scritte le regole, le modalità con cui la Legge verrà attuata. FID continuerà ad essere presente fornendo il proprio supporto e sostegno in questa importantissima fase operativa.”