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In futuro basterà inforcare un paio di occhiali intelligenti per “leggersi dentro” e sapere se si è a rischio di diventare giocatori patologici. L’Ulss 6 Euganea, in collaborazione con l’Università di Padova e l’Università Cattolica di Milano con i rispettivi Dipartimenti di Psicologia, sta lavorando alla realizzazione di un prototipo per lo screening precoce della vulnerabilità neurobiologica del disturbo da gioco d’azzardo patologico, attraverso anche l’impiego della realtà virtuale.
Allo studio, un modello di occhiali che, se indossati dal singolo, grazie a particolari sensori ne “carpiscono” il potenziale ludopatico, ovvero il grado di predisposizione al rischio. Il prototipo dovrebbe essere pronto dopo l’estate, mentre per la produzione ci vorrà circa un anno.
La novità in corso d’opera fa parte di “Cambio gioco”, il grande progetto contro le ludopatie promosso dall’Ulss 6 Euganea che, grazie al coinvolgimento di diversi attori prevede la realizzazione di diverse azioni che vanno dalla formazione alla sensibilizzazione dei cittadini.
Nel bacino dell’Ulss 6 Euganea, si presume ci siano all’incirca 11.750 giocatori patologici ma, di questi, meno del 10% chiede aiuto agli specialisti. Negli ambulatori dell’Ulss 6 i giocatori patologici in cura sono circa 300.

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