Canon Medical introduce l’imaging collaborativo per una migliore cura incentrata sul paziente
Canon Medical Systems Europe lancia Collaborative Imaging, un nuovo approccio all’assistenza sanitaria che mette l’intelligenza integrata delle immagini al centro del percorso di un paziente, consentendo ai fornitori di fornire assistenza incentrata sul paziente. Nata dalla filosofia “Made for Life” di Canon Medical e dal suo impegno costante verso l’innovazione e il miglioramento della qualità della vita, Collaborative Imaging consente ai clienti di migliorare i risultati clinici, operativi e finanziari, gestendo e riducendo efficacemente i rischi di cibersicurezza. L’iniziativa fonde più modalità di imaging diagnostico con le principali applicazioni cliniche per fornire informazioni ottimali e ottimali ai pazienti presso il punto di assistenza.
L’imaging collaborativo ruota intorno a quattro pilastri del viaggio del paziente: acquisizione intelligente grazie a modalità di imaging innovative; elaborazione intelligente che integra algoritmi di visualizzazione avanzati, aiuta a rilevare, classificare e caratterizzare le condizioni al momento dell’acquisizione dell’immagine; condivisione intelligente che integra, ottimizza e condivide perfettamente le informazioni su tutte le reti, indipendentemente dal fornitore o dal sistema; analisi intelligente per un’analisi dettagliata dei dati di imaging Canon Medical in tutta l’organizzazione per aiutare la pratica e evidenziare le opportunità di miglioramento clinico e operativo
Canon Medical Systems riconosce che il panorama sanitario sta cambiando rapidamente. Con Collaborative Imaging sta offrendo ai propri clienti una soluzione che consente loro di accedere a informazioni integrate e prioritarie in modo che possano concentrarsi su ciò che conta di più: il paziente. In un mercato in rapida evoluzione, Collaborative Imaging garantisce che i clienti di Canon Medical siano un passo avanti rispetto alle informazioni sui pazienti di cui hanno bisogno per prendere le giuste decisioni.
