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Le ICA, Infezioni correlate all’assistenza, sono oggi la complicanza più grave e frequente dell’assistenza sanitaria, in qualsiasi ambito e, a livello europeo, l’Italia rappresenta ancora un esempio poco virtuoso. Si terrà mercoledì 8 settembre, tra le 18 e le 19, l’evento promosso da ab medica, azienda leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali e nella chirurgia robotica, e condotto da Nicoletta Carbone che metterà a confronto ospiti illustri e autorevoli; le figure chiave del contesto in cui il problema si sviluppa saranno riunite in una tavola rotonda al fine di capire come intervenire e quali sono ancora i margini su cui lavorare per invertire la rotta su un tema che ha un impatto clinico ed economico estremamente rilevante nel nostro sistema sanitario. 

Sono drammatici i numeri, in continua evoluzione e non sempre di facile rilevazione per via anche delle comorbilità che le infezioni implicano, che Ministero della Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità periodicamente diffondono: in Europa sono oltre 16 milioni le giornate aggiuntive di degenza, 37mila i decessi attribuibili alle sole infezioni e 110mila quelli per i quali le infezioni rappresentano una concausa. Dati rilevanti da un punto di vista clinico e con un grande impatto economico: esistono costi diretti, derivati dall’effettiva spesa sostenuta per le cure e per la degenza dei pazienti, ma anche costi indiretti in termini di posti nelle strutture, tempo dei pazienti e operatori sanitari e ovviamente quelli legati ai danni reputazionali. E poi ci sono i costi dei risarcimenti, stimati dal recente rapporto Marsh, come uno dei costi medi più elevati per singola pratica, con un’incidenza sul costo totale dei sinistri per quasi il 9%. Insomma, tanti gli aspetti, tante le implicazioni che oggi sono necessariamente all’attenzione delle aziende sanitarie, degli operatori a tutti i livelli, ma anche delle istituzioni e della politica dell’Unione Europea e dei singoli Paesi. 

ab medica contribuisce e continua a contribuire alla lotta contro le infezioni attraverso una serie di soluzioni innovative e tecnologicamente all’avanguardia, come ad esempio il robot LightStrike, l’innovativo sistema robotico che, grazie alla luce ultravioletta ad alta intensità che viene prodotta dalle lampade flash allo xeno consente di distruggere completamente l’Rna di qualsiasi batterio e virus, garantendo un’avanzata sanificazione delle superfici certificata al 99,99%. Nel periodo più intenso di questa pandemia LightStrike si è rivelato un grande alleato in ambito ospedaliero, ma si adatta perfettamente a qualsiasi utilizzo anche in ambito civile, in tutti quegli spazi dove possono verificarsi assembramenti, come aeroporti, hotel,alberghi e strutture sportive. Con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul tema della prevenzione delle ICA ab medica si fa promotrice di un momento di confronto a cui sono invitati a partecipare medici e Istituzioni. 

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