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Gli ambulatori dello SPISAL dell’Ulss 3 Serenissima si dotano di un nuovo particolare pletismografo, l’unico nel territorio dell’Azienda sanitaria accessibile anche agli utenti in carrozzina. “Il pletismografo è uno strumento usato frequentemente dal nostro Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro – ha spiega il Primario, Teresio Marchì –. Viene utilizzato per gli esami di spirometria semplice e globale, che consentono lo studio completo della funzione respiratoria. Per lo SPISAL la spirometria è un esame indispensabile: consente infatti di verificare i livelli di compromissione della funzione respiratoria che, in ambito lavorativo, possono essere causati da numerosi e fattori di rischio chimico. Con la spirometria semplice e globale, in sostanza, studiamo quadri patologici anche gravi come silicosi, asbestosi, altre pneumoconiosi, bronchiti croniche ostruttive, asma bronchiale professionale, patologie pleuriche restrittive”.
Se si considera che lo SPISAL effettua, sul territorio dell’Ulss 3 Serenissima, circa 900 spirometrie ogni anno, l’acquisizione del nuovo pletismografo è un passo avanti importante: “Con la strumentazione utilizzata fin qui – spiega il dottor Marchì – era possibile misurare i parametri respiratori di base, cioè flussi e volumi mobilizzabili, senza poter misurare il volume residuo e la capacità polmonare totale; non eravamo in grado di effettuare direttamente la diagnosi delle forme restrittive, per la quale era necessario chiedere una consulenza ai Reparti di Pneumologia degli Ospedali. La nuova strumentazione è invece dotata di ‘cabina pletismografica’, e per questo consente di misurare il volume del gas toracico e le resistenze delle vie aeree attraverso la lettura dei cambiamenti della pressione interna dovuti alle oscillazioni del torace”.
Oltre che per la presenza della “cabina pletismografica”, la nuova strumentazione è particolare perché per la sua speciale conformazione consente l’agevole accesso ai disabili con carrozzina. “Questa particolarità non sarà utilizzata in ogni esame effettuato sui lavoratori attivi – sottolinea il dottor Marchì –, ma sarà comunque molto utile: infatti l’attività di sorveglianza sanitaria degli ex esposti a cancerogeni, coinvolgendo generalmente persone anziane, a volte con disabilità, rende preziose tali caratteristiche. In più la nuova cabina, essendo l’unica nella Ulss 3 con le caratteristiche suddette, potrà essere messa a disposizione delle altre Unità Operative ospedaliere e distrettuali, secondo la loro richiesta. Col Reparto di Pneumologia di Mestre, che ci ha anche fornito supporto per la scelta del modello, vi è già un’intesa di piena collaborazione”.
L’apparecchiatura, che sarà già da dicembre, dopo le necessarie messe a punto e calibrazioni, pienamente in funzione presso gli ambulatori dello SPISAL al Dipartimento di Prevenzione in Piazzale Giustiniani a Mestre, è stata acquistata col finanziamento regionale dedicato al programma del Piano Regionale Prevenzione denominato “Azioni di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto”, con un investimento di circa 45.000 euro.

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