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Con oltre 1.500 partecipanti, il Congresso Nazionale 2023 di AMCLI ETS conferma il continuo progresso dell’Associazione dei Microbiologi Clinici Italiani e il crescente interesse sui temi della microbiologia. Testimonianza di questo nuovo trend è la partecipazione di 111 specializzandi in Microbiologia e Virologia, ospiti di AMCLI, che costituiscono il futuro della professione. Di questi, il 25% proveniente dalla Lombardia, il 24% dall’Emilia Romagna, il 13% dalla Campania, l’8% da Lazio e Piemonte, il 6% dal Veneto, il 5% da Calabria e Toscana con partecipazioni anche da Sardegna, Trentino Alto Adige e Umbria.

Il recente congresso ha permesso di trattare temi di alto spessore sociale, come nella sessione Microbi: pandemie e guerre, nel corso della quale Nando Pagnoncelli, presidente IPSOS e docente di “Analisi della pubblica opinione” dell’Università Cattolica di Milano, ha analizzato i dati di alcune ricerche demoscopiche sui cambiamenti indotti dalla pandemia sulla popolazione. nell’intervento COVID-19: ne siamo usciti migliori? Dall’analisi sono emersi interessanti elementi su che cosa è cambiato nel rapporto tra i cittadini e la sanità, sulle aspettative della popolazione, l’andamento dei comportamenti, le attese, le fonti informative, le speranze e le disillusioni che politica e società rendono oggi del tutto evidenti. Nelle diverse fasi della pandemia, ha ricordato Pagnoncelli, si è assistito al susseguirsi di diversi stati emotivi critici quali ansia e preoccupazione, nervosismo, depressione e tristezza. Un miglioramento progressivo è stato possibile certamente grazie alla campagna vaccinale ma anche grazie alla capacità divulgativa dei professionisti della sanità tra i quali i microbiologi impegnati in prima linea nell’identificazione del virus, considerati dal 79% del campione analizzato come fonti affidabili di informazione.

Dall’indagine emerge inoltre la richiesta urgente di maggiori investimenti da parte del Governo in salute e sanità da parte dei cittadini, considerata la problematica più urgente cui porre attenzione, prioritaria anche rispetto al tema lavoro e a quello dei costi dell’energia.

Nel corso del Congresso il direttivo AMCLI ha voluto rimarcare l’importanza del ruolo del microbiologo clinico nella ricerca, rilevazione e tipizzazione dei microrganismi che sono alla base delle strategie di prevenzione e di intervento nei confronti delle malattie infettive. La Sorveglianza ha alla base la rilevazione dei microrganismi ed è effettuata dai Laboratori di Microbiologia e Virologia, unici titolati a rilevarli attraverso le indagini di competenza. Spesso questo dato è dimenticato.

“Se i Laboratori non fornissero più i dati dei microrganismi rinvenuti, non sarebbe più possibile conoscere la diffusione di Virus e Batteri patogeni che possono compromettere la vita di ciascuno di noi e soprattutto non si avrebbero elementi per intervenire in misura adeguata sia sul fronte della prevenzione primaria e secondaria sia su quello delle terapie antiinfettive, – ha ricordato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS. – La Microbiologia rappresenta la “pietra angolare” su cui si basa il sistema e sarebbe auspicabile e opportuna la destinazione di fondi ad hoc per l’implementazione di tecnologie e risorse umane dedicate alla ricerca”.

In occasione del Congresso sono stati comunicati, come di consueto, i nomi dei tre migliori progetti presentati dai team di microbiologi. Quest’anno su un totale di 347 progetti presentati, 188 provenivano da team composti da giovani, a dimostrazione della grande vitalità della microbiologia. Sono stati premiati per l’innovazione, tecnologia e ricerca clinica i seguenti progetti:

Il Poster 004 dal titolo Characterization of antimicrobial activity of the nanocomposite AGNPS-CNC-GO for biliary stent manufacturing. Questo studio multidisciplinare e multicentrico, ha dimostrato che un nanocomposito costituito da nanoparticelle d’argento coniugate con cellulosa nanocristallizzata e ossido di grafene ha forte attività antiplanctonica e anti-biofilm contro batteri gram-positivi e gram-negativi e lieviti. Questo nuovo e rivoluzionario materiale composito vede già una sua applicabilità nella produzione di stent biliari allo scopo di migliorare la cura dei pazienti affetti da malattie ostruttive delle vie biliari. È attualmente in corso la valutazione della sua efficacia in un modello dinamico di riproduzione del sistema biliare.

Il Poster 195 dal titolo Identification of rare case of candidemia by Candida palmioleophila using whole genome sequencing. In questo studio l’analisi di sequenziamento WGS ha confermato un sospetto diagnostico cioè un raro caso di candidemia causata da C. palmioleophila in una paziente affetta da neoplasia ematologica e ha fornito conoscenze più approfondite su questi lieviti ambientali che presentano, con elevata frequenza, fenomeni di resistenza ai più comuni antimicotici. Non tutti i metodi diagnostici utilizzati oggi nella routine permettono una corretta identificazione quando questi lieviti infettano l’uomo, in particolare presentano una bassa capacità di identificare specie patogene di Candida con caratteristiche fenotipiche indistinguibili.

Infine, il Poster 280 dal titolo Le meningoencefaliti virali: 10 anni di expertise diagnostica. Questo studio ha valutato l’impatto assistenziale di avanzamento diagnostico nei casi di sospetta infezione virale del sistema nervoso centrale, esaminando i risultati di un numero elevato di campioni di liquor ottenuti in dieci anni di attività con piattaforme single- e multiplex PCR. Gli autori dimostrano che l’agente eziologico virale è strettamente correlato all’età e allo stato immunitario dei pazienti e i risultati ottenuti sono di ausilio per la definizione di un appropriato iter diagnostico-assistenziale. Sono fornite, inoltre, precise indicazioni per la corretta interpretazione del dato virologico.