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All’ospedale Ca’ Foncello di Treviso è Iniziata l’era di “Spy Glass”, la tecnica innovativa che consente di individuare con estrema precisione eventuali patologie del fegato, del pancreas e delle vie biliari. Ieri, presso la Struttura complessa di Gastroenterologia vi sono stati sottoposti due pazienti, i primi in provincia di Treviso e tra i primi del Veneto. A condurre l’operazione, lo stesso primario, dr. Stefano Benvenuti con il collaboratore dr. Francesco Ferrara e la sua equipe.
Spy Glass – che ieri è stato utilizzato al Ca’ Foncello per la prima volta – è un sistema di ultima generazione per la visualizzazione diretta delle vie biliari e pancreatiche. Grazie a un’apposita attrezzatura, consente nel corso dell’esplorazione tramite endoscopia di individuare direttamente eventuali anomalie con un campo visivo eccezionalmente superiore a quello degli altri sistemi fino ad ora disponibili. Contemporaneamente, consente il prelievo di campioni o di procedere già a interventi per la cura di calcoli.
“Questa nuova tecnica ci consente di diagnosticare malattie complesse precocemente e con eccezionale definizione – sottolinea il dr. Stefano Benevenuti – pervenendo, come nei casi affrontati, ad una diagnosi certa laddove altre indagini diagnostiche davano risposte più dubbie. Ciò apre nuove opportunità per il trattamento di alcune patologie che nel recente passato potevano essere curate solo con la chirurgia. In particolare, ieri è stato trattato un voluminoso calcolo non rimovibile con tecnica endoscopica tradizionale. Durante la procedura il calcolo è stato direttamente frantumato con sonda laser ed estratto completamente, evitando al paziente una chirurgia maggiore, più invasiva e rischiosa”.
“La nostra azienda sanitaria si è dotata di una strumentazione eccezionale che sicuramente rappresenta un nuovo punto di riferimento di eccellenza per i cittadini con patologie del fegato, del pancreas e delle vie biliari – commenta Francesco Benazzi, Direttore generale -. Stiamo fornendo un servizio nuovo di altissimo livello in linea con quel continuo aggiornamento tecnologico sempre più indispensabile. Ma non è solo un’affermazione della tecnologia. L’adeguato utilizzo di queste nuove tecnologie è possibile solo con la presenza di un’equipe medica ed infermieristica competente, motivata e con alle spalle una consolidata esperienza nella gestione di queste patologie complesse”.

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