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La diagnostica cardiovascolare dell’Ospedale di Rivoli si arricchisce di una sofisticata e innovativa metodica: la Risonanza magnetica cardiaca.

L’acquisizione del nuovo sistema hardware e software, è stata possibile grazie a una donazione effettuata alla AslTo3 dalla famiglia del Dott. Sen. Aldo Scarabosio a cui va il ringraziamento della Direzione Generale, dei professionisti sanitari della struttura di Cardiologia, diretta da Ferdinando Varbella, e della struttura di Radiologia, diretta da Marco Busso, dell’Ospedale di Rivoli, per le quali la donazione ha un impatto importante e positivo.

La risonanza magnetica cardiaca è un esame fondamentale nell’iter diagnostico dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari, perché consente una maggiore definizione del muscolo cardiaco, laddove l’ecocardiografia e la TC cardiaca non siano sufficienti. Tale metodica ha un ruolo insostituibile nella diagnosi delle cardiomiopatie e nelle patologie infiammatorie del cuore ma permette anche una corretta gestione di gran parte delle patologie invalidanti e pericolose per la vita, quali lo scompenso cardiaco, l’infarto miocardico e le aritmie ventricolari.

“Grazie alla generosa donazione – dichiara Franca Dall’Occo, Direttore generale dell’Aslto3 – l’offerta diagnostica dell’Ospedale di Rivoli cresce, in una direzione strategicamente importante, già segnata da precedenti sviluppi tecnologici aziendali, con benefici sia per i pazienti sia per i medici dell’AslTo3 che avranno maggiori strumenti nella gestione terapeutica dei casi clinici trattati. Finora, i pazienti residenti in AslTo3 che necessitavano di una risonanza cardiaca venivano inviati presso altri centri di cura”.  

 “Almeno un paziente su cinque affetto da cardiopatia grave può beneficiare in maniera sostanziale di questo tipo di esame diagnostico – spiega Ferdinando Varbella, Cardiologo e direttore del Dipartimento medico dell’AslTo3 – con una modifica dell’iter terapeutico, individuando con precisione i casi in cui sia necessario procedere con una specifica terapia farmacologica o procedere ad eventuali interventi. Questo migliora in maniera sostanziale l’output di cura per i pazienti cardiopatici”.

“La nuova metodica – commenta Marco Busso, direttore della Radiodiagnostica dell’Ospedale di Rivoli – rafforza la sinergia fra la Radiologia e la Cardiologia dell’Ospedale, a vantaggio dell’efficacia delle cure ai pazienti e anche nell’ottica dell’efficienza del sistema ospedale, per una struttura che è importante riferimento per la salute di tutto il vasto territorio dell’Asl”.

Già nel 2020 la Radiologia di Rivoli acquisiva la Tac a 256 strati che ha permesso l’implementazione della diagnostica cardiovascolare mediante lo studio non invasivo della patologia coronarica, quando clinicamente indicato, e della patologia valvolare in particolare nello studio pre-operatorio della stenosi aortica.

Le due unità di Radiologia e Cardiologia coinvolgeranno due radiologi, Domenico Basile e Davide Casale, e due cardiologi, Sara Palacio Restrepo e Marco Francesco Lococo, la cui formazione specifica è resa possibile grazie al prezioso affiancamento di Riccardo Faletti, professore di Diagnostica per Immagini presso l’Università degli Studi di Torino e medico radiologo della Città della Salute e della Scienza.