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exposanità1 La veloce diffusione dei dispositivi mobili, smartphone e tablet, sta cambiando i paradigmi della comunicazione non solo nel mondo consumer ma anche all’interno dell’ambito sanitario. Nel 2013 le strutture sanitarie hanno speso circa 7 milioni di euro nello sviluppo di soluzioni mobile a supporto degli operatori sanitari e di applicazioni mobile per i cittadini: una spesa marginale se confrontata con la Cartella Clinica Elettronica, per cui le aziende hanno speso, nel 2013, 58 milioni di euro, anche se per il 2014 si ipotizza una leggera crescita sul fronte del Mobile Health (+ 4%).
In ambito sanitario le aree di applicazione del Mobile sono molteplici e vanno dal supporto della comunicazione con il paziente all’utilizzo nei processi di cura. Tra le soluzioni di Mobile Hospital, in quasi un terzo delle strutture sono presenti soluzioni che consentono la prescrizione e la somministrazione delle terapie e l’accesso alle informazioni di riepilogo sul paziente a bordo letto, con evidenti vantaggi di efficienza, qualità e riduzione del rischio di errori. Nel 28% delle strutture sono presenti soluzioni che consentono al personale sanitario di effettuare l’anamnesi e la consultazione di referti e immagini su dispositivi mobili.
Sono questi alcuni dei principali risultati della ricerca 2014 dell’Osservatorio ICT in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano, presentati questa mattina al Workshop “Mobile Health: le prospettive e le opportunità offerte dalle tecnologie mobili in Sanità” tenutosi nel corso di Exposanità, l’unica manifestazione in Italia dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza che si sta svolgendo in questi giorni a Bologna Fiere (21-24 maggio 2013). Il tema dell’ICT e del Mobile Health sono al centro dei diversi settori di Exposanità e trovano la loro massima visibilità all’interno di Sistem, il salone dedicato all’informatica sanitaria e alla telemedicina.
Il mobile rappresenta la nuova frontiera tecnologica anche per i medici di medicina generale: il 61% dei medici utilizza un PC portatile per svolgere la propria professione al di fuori dello studio, il 51% uno smartphone e il 35% un tablet. Ma quali attività si compiono con questi strumenti? Innanzitutto l’invio di certificati di malattia online, come avviene già per il 28% dei medici di Medicina generale. Seguono la gestione della scheda individuale del paziente e i sistemi a supporto delle visite a domicilio su smartphone e tablet (15%).
Oltre alle soluzioni per i professionisti, le aziende sanitarie stanno ponendo forte attenzione allo sviluppo di applicazioni che consentano ai cittadini un accesso multicanale ai servizi e alle informazioni sanitarie, non solo tramite sito web, ma anche grazie all’utilizzo di dispositivi mobili (smartphone e tablet) e totem.
Tra i servizi più diffusi ci sono il download dei referti e le applicazioni che consentono ai cittadini di prenotare e pagare le prestazioni online. Andando ad analizzare il punto di vista dei cittadini, si può osservare che i servizi di maggiore interesse dei cittadini sono proprio quelli legati all’utilizzo di app per smartphone inerenti alla propria salute/benessere/stile di vita (il 16% dei cittadini dichiara di averle utilizzate almeno una volta nell’ultimo anno e il 2% lo fa quotidianamente), segnale del fatto che, soprattutto per gli strati più giovani della popolazione, il mondo del Mobile stia prendendo piede come importante canale comunicativo. Ciò è confermato anche dal fatto che il 12% abbia utilizzato il proprio smartphone per accedere alle informazioni di un azienda sanitaria.

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