Print Friendly, PDF & Email

La scoperta che gli RNA circolari siano coinvolti nella modulazione di numerosi processi fisiologici giustifica il sempre più crescente interesse per lo studio di questa classe di macromolecole informazionali.

I circRNA infatti sono stati identificati solo recentemente grazie allo sviluppo di tecnologie molto più sensibili per il sequenziamento degli RNA e, seppur questa acquisizione scientifica abbia aperto nuove interessanti prospettive di ricerca, ancora poco si sa sulla loro specifica funzione.

Un nuovo studio del Dipartimento di Biologia e biotecnologie “Charles Darwin”, in collaborazione con il Center for Life Nano Science dell’Istituto italiano di tecnologia, ha dimostrato il ruolo di uno specifico RNA circolare anche nel controllo della proliferazione di cellule tumorali. I risultati della ricerca, supportata da un progetto Advanced Grant ERC e dalla Fondazione Telethon, sono stati pubblicati sulla rivista “Oncogene”.

Osservando il comportamento di questa classe di RNA nella formazione delle cellule muscolari, il team di ricercatori guidato da Irene Bozzoni della Sapienza ha identificato nella specie circ-ZNF609 un importante ruolo nella regolazione della proliferazione delle cellule muscolari.

“La presenza di questa molecola – spiega Irene Bozzoni – risulta molto aumentata nel Rabdomiosarcoma, un tumore pediatrico che si sviluppa dalle cellule del muscolo scheletrico. I nostri studi hanno indicato che circ-ZNF609 controlla lo sviluppo delle cellule tumorali e che la riduzione della sua espressione determina un notevole rallentamento della crescita tumorale”.

I ricercatori hanno quindi identificato le principali vie di segnalazione coinvolte in questa regolazione – ovvero l’insieme dei processi che costituiscono un segnale per la cellula che li riceve e che poi traduce in cambiamenti o alterazioni – e dunque in quali fasi andare a intervenire per bloccare il meccanismo.

“Dimostrando che questa molecola di RNA circolare rappresenta un nuovo target per contrastare la crescita tumorale – conclude Bozzoni – abbiamo aggiunto un tassello importante alla comprensione dei processi molecolari coinvolti nella biologia dei tumori”

Nessun articolo correlato