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Chiesi Farmaceutici e Molecular Warehouse hanno annunciato di aver avviato una collaborazione per lo sviluppo congiunto di un sistema diagnostico che potrà consentire ai pazienti sottoposti a trapianto di monitorare a distanza i loro livelli di immunosoppressione.
I pazienti trapiantati che ricevono un organo da un donatore devono assumere farmaci immunosoppressori, al fine di prevenire il rigetto dell’organo stesso. Tuttavia, i livelli plasmatici di questi farmaci devono essere attentamente monitorati: la loro concentrazione deve infatti essere mantenuta all’interno di un intervallo di valori che da un lato riduca la reattività del sistema immunitario in modo sufficiente a evitare il rigetto, ma che dall’altro non esponga il paziente a un aumento del rischio di infezioni opportunistiche.
Attualmente i pazienti devono recarsi regolarmente in ospedale o presso una clinica specializzata per sottoporsi a un esame del sangue volto a identificare il livello di immunosoppressione: questo esercita un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente, nonché un’ulteriore pressione sulle risorse del servizio sanitario. L’obiettivo della collaborazione di R&D tra Chiesi e MW è quello di sviluppare un sistema che consenta al paziente di effettuare un’auto-analisi a casa propria, utilizzando un facile test con puntura del dito, collegato a uno smartphone. Poiché i risultati del test vengono comunicati automaticamente al medico curante, i pazienti possono essere monitorati a distanza, per verificare che il farmaco continui a lavorare ai livelli raccomandati.

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