È partito il countdown per le start-up che si occupano di digital health. Poco meno di un mese a disposizione per candidarsi al programma Open Accelerator, il percorso di accelerazione per Startup nelle Scienze della Vita, creato da Zcube, il Reasearch Venture del Gruppo Zambon, giunto alla quarta edizione.

Soluzioni digitali e all’avanguardia utili a migliorare la vita dei pazienti, principalmente nelle aree terapeutiche del sistema nervoso centrale e respiratorio. Ma anche nuove soluzioni in risposta ai bisogni che l’epidemia Covid-19 ha fatto emergere.

Grazie al programma promosso da Zcube dispositivi indossabili, biomarcatori, intelligenza artificiale e molte altre innovazioni potranno diventare soluzioni adatte anche a ripensare i tradizionali metodi di cura dei pazienti. I progetti presentati dovranno essere inseriti all’interno di 4 macroaree tecnologiche: Tecnologie digitali per il Benessere, la Diagnostica, la Prevenzione, il Monitoraggio e la Terapia, e, non ultimo, Tecnologie digitali per l’informatizzazione dei Trial Clinici.

L’edizione 2020 introduce anche una Special Challenge dedicata ai nuovi modi di interazione tra professionisti sanitari, Industria e comunità che si renderanno necessari a causa della pandemia di COVID-19.

In questi mesi, sono state già attuate diverse iniziative per aggirare, per esempio, il problema di recarsi fisicamente in ospedale e godere delle cure di cui si ha bisogno – basti pensare all’assistenza di molti specialisti per le malattie croniche – ma è urgente trovare soluzioni nel lungo periodo in grado di innovare il sistema sanitario e i servizi offerti rendendoli maggiormente flessibili e in linea con i bisogni della popolazione.

“Con Open Accelerator chiamiamo le nuove generazioni a ripensare il futuro della salute guardando alla tecnologia come a una delle soluzioni in grado di migliorare il benessere delle persone. È un programma che, negli anni, ha portato nel settore novità, innovazione e voglia di superare le attuali barriere fisiche in favore di una maggiore digitalizzazione. Ecco perché quest’anno abbiamo voluto focalizzarci proprio sulla digital health, anche affiancando alle aree tecnologiche, una sezione speciale in risposta ai bisogni emersi durante la recente pandemia.” – dichiara Fabrizio Conicella, General Manager e Board Member di OpenZone e Zcube.

Nelle passate edizioni, Zcube ha raccolto oltre 200 domande di partecipazione provenienti da start-up di 20 Paesi diversi. 28 sono stati i team che hanno partecipato al percorso di accelerazione e 7 sono stati i progetti premiati. È il caso delle scarpe intelligenti per chi soffre di problemi neurologici, di una piattaforma on line che ti mette in contatto h24 con un medico specialista. E ancora, della sfera che riduce il tremore essenziale delle mani, dello stetoscopio digitale che, tramite app, monitora a distanza chi soffre di patologie polmonari e del biomarcatore che consente di avere diagnosi precoce in caso di malattie degenerative.

“Prendere parte a Open Accelerator è stato eccezionale. È il programma più intenso al quale abbiamo partecipato. I livelli sono altissimi, sia in termini di mentors coinvolti che di formazione ricevuta. È stato molto utile anche il confronto con le altre startup che hanno preso parte al percorso insieme a noi” afferma Ralph Steidl, fondatore di Portabiles HealthCare Technologies, uno dei vincitori dell’edizione 2018 di Open Accelerator.

Dal 20 luglio in poi, il team di Zcube, con la collaborazione di una giuria di esperti, selezionerà le start-up che, tra ottobre e novembre, prenderanno parte al percorso intensivo di accelerazione di 4 settimane che si terranno nel campus scientifico Open Zone – alle porte di Milano.

Durante questo periodo, le start-up più promettenti avranno accesso a una vasta rete internazionale di imprenditori, scienziati, investitori, Venture Capitalist e professionisti del Life Science. Tra servizi, attività di mentoring e coaching, il valore stimato del percorso è di circa 25.000 euro per partecipante. La premiazione dei progetti più meritevoli si terrà a dicembre.

L’iniziativa si basa anche sul supporto di alcuni partner quali Deloitte, Unicredit Start Lab, Premio Marzotto, IQVIA Biotech, Italian Angels for Biotech, Portolano & Cavallo, Bird&Bird, Innogest, Evoleen, HUMA, NINA Capital e Lifeseeder. Sono in corso discussioni con altri potenziali partner italiani e internazionali al fine di potere offrire alle startup selezionate il massimo supporto nelle fasi di accelerazione.