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Alcuni ricercatori dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, coordinati da Gianpietro Semenzato e Renato Zambello, hanno recentemente pubblicato i risultati di uno studio finalizzato a caratterizzare i pazienti affetti dalla Leucemia a Grandi Linfociti Granulati di tipo Gamma-Delta. Una rara forma di leucemia cronica dell’adulto, la Tgd LGLL è una variante della Leucemia a Grandi Linfociti Granulati di tipo T che finora erastata descritta e analizzata in piccole casistiche regionali. Primo autore dell’articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “Blood” è Gregorio Barilà, ricercatore del VIMM.

Lo studio è partito dall’osservazione e dall’analisi dellapiù ampia casistica analizzata finora a livello internazionale, composta da 137 pazienti colpiti da questa malattia. Questo ha permessodi delineare alcune caratteristiche biologiche-molecolari delle cellule leucemiche, insieme alle manifestazioni cliniche associate alla malattia e a marcatori predittivi di malattia sintomatica. Inoltre, per la prima volta sono state confrontate le caratteristiche dei pazienti con quelle della forma più comune di tipo Alfa-Beta.

“Le principali evidenze che abbiamo raccolto dimostrano che la Tgd LGLL presenta un decorso clinico della malattia più aggressivo, caratterizzato da ridotta sopravvivenza” ha sottolineato Barilà. “I risultati ottenutidovrebbero quindi permetteredi identificare precocemente i pazienti con malattia a prognosi più sfavorevole, chedovranno essere monitorati con maggiore frequenza”.

Lo studio coordinato dal gruppo di Padova è il frutto di una collaborazione internazionale che ha coinvolto otto centri di riferimento per la diagnosi e il trattamento di questa malattia in cinque nazioni. La ricerca è stata resapossibile grazie al sostegno di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.