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Sencare, la soluzione digitale per l’assistenza a domicilio nata all’interno di Startup Bakery, ha concluso la fase di validazione e apre un round da 700.000 euro, avendo però già raccolto ancora prima di partire 400.000 euro.

La startup, terza a oggi gemmata dallo Startup Studio, rappresenta un assistente intelligente in cloud che consente alle realtà specializzate in cura domiciliare, o a quelle che vogliono cominciare ad erogare tale servizio, di scegliere, organizzare e supervisionare l’assistenza, offrendo l’indipendenza e la tranquillità di cui gli assistiti e le loro famiglie hanno bisogno.

Il capitale raccolto, conclusa la fase di validazione che l’ha vista impegnata negli ultimi 3  mesi nello sviluppo del prototipo, servirà a portare avanti l’MVP e ad avviare la fase commerciale, prevista per marzo 2023. Alla guida dell’azienda Andrea Strini, già business consultant presso Nielsen, un passato in ambito ricerche di mercato e digital marketing come head of analytics per Triboo e Blogmeter e come CEO della startup T-Voice. 

“Con Sencare puntiamo a fornire strumenti per un’assistenza domiciliare di qualità – ha commentato il CEO e cofounder Andrea Strini – La soluzione connette le realtà di assistenza con i professionisti della cura domiciliare, gli assistiti e i loro caregiver, rendendo più efficiente sia l’erogazione che il monitoraggio delle prestazioni e consentendo sia alle strutture che alle famiglie la supervisione della qualità e della puntualità dei servizi ricevuti dall’assistito. Abbiamo già registrato richieste per un totale di circa 400 posti letto e l’interesse di alcuni partner industriali: questo round ci consentirà di andare sul mercato in tempi molto brevi”. 

Tra gli investitori di Sencare la stessa Startup Bakery, attraverso la sua Lab, e l’imprenditore in ambito telemedicina Vincenzo Papa, attualmente alla guida del Gruppo Consis, realtà che eroga soluzioni tecnologiche e consulenza per il settore sanitario pubblico e privato.

“L’obiettivo del nostro Studio è da sempre quello di dare vita ad aziende SaaS B2B sostenibili. In quest’ottica tutte le nostre iniziative rispondono ad almeno uno dei Sustainable Development Goals dell’ONU e selezioniamo solo le idee di business che dimostrino di avere un impatto positivo per le persone e per il nostro pianeta e che aderiscano ai criteri ESG – ha aggiunto Alessandro Arrigo, CEO e cofounder di Startup Bakery – L’Italia è il Paese più anziano d’Europa e il settore SilverTech sta attraendo sempre più investimenti. I bisogni a cui va incontro Sencare sono stati validati sul mercato assieme ai nostri esperti attraverso interviste in profondità e questionari ai caregiver: i bisogni principali che sono emersi riguardano il monitoraggio, la comunicazione e la maggiore sicurezza dell’anziano nell’essere assistito presso il suo domicilio”. 

Le strutture segnalano infatti una grossa difficoltà sia nella gestione del personale (comunicazione e turnazione) che sul fronte della comunicazione con i caregiver. Questi ultimi, dall’altro lato, registrano la necessità di essere costantemente connessi e di avere sempre sotto controllo lo stato di salute dei propri cari. E se da una parte si avverte per le realtà assistenziali l’esigenza di creare più posti letto e ampliare l’offerta includendo anche i servizi domiciliari, dall’altra il 70% degli intervistati sarebbe ben contento di optare per l’assistenza domiciliare piuttosto che il ricovero in struttura, in caso di necessità.

“Consis eroga oltre 250.000 prestazioni di Telemedicina all’anno nella sanità pubblica. Sencare rappresenta il tassello digitale che ci permetterà anche nella sanità privata di raggiungere il bisogno di salute lì dove la vita delle persone si svolge: casa, lavoro, studio, quartiere”, ha concluso Vincenzo Papa. 

Sencare si inserisce in questo scenario offrendo una soluzione in grado di abilitare la gestione avanzata degli assistiti e la creazione automatica dei piani visite; visualizzare tutte le richieste e le segnalazioni per tutti gli assistiti in un’unica interfaccia intelligente ordinabile per tipologia, urgenza o criticità; strutturare un piano visite e una to-do list interattiva per ogni lavoratore per una gestione rapida e semplice degli interventi; tenere un diario con tutti gli aggiornamenti relativi all’assistito consultabile dai familiari via app.

Una soluzione digitale a un bisogno reale per un mercato che oggi in Italia coinvolge circa 144.000 operatori tra infermieri e fisioterapisti, 14.500 piccole strutture tra centri medici, cooperative di assistenza domiciliare e 13.000 grandi strutture tra presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari. E che vede la figura del caregiver spesso rappresentata da un familiare.