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Presso l’ospedale di Belcolle di Viterbo, si è tenuto un incontro di presentazione del nuovo acceleratore lineare messo in dotazione dell’unità operativa di Radioterapia, diretta da Maria Elena Rosetto. La strumentazione di ultima generazione è stata acquistata con fondi Pnrr, per un importo di circa 1 milione e 700mila euro.

All’iniziativa odierna hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere regionale Daniele Sabatini, delegato del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il direttore sanitario della Asl di Viterbo, Antonella Proietti, il direttore amministrativo aziendale, Simona Di Giovanni, il direttore sanitario ospedaliero, Massimo Volpe, il consigliere regionale Enrico Panunzi.

“Con l’installazione del nuovo macchinario, già operativo da alcuni giorni – commenta il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi -, si completa il rinnovamento del parco tecnologico terapeutico della Radioterapia viterbese, andando ad affiancare il precedente investimento, gemello, effettuato recentemente. Da questo punto di vista, è importante sottolineare anche che il nuovo acceleratore è stato configurato in modo da essere sovrapponibile, in termini di prestazioni, a quello già presente nella struttura e questo consentirà in futuro di trasferire con facilità i pazienti in corso di trattamento radiante da un acceleratore all’altro in caso di guasto temporaneo di uno dei due, evitando così interruzioni del trattamento”.

“L’acceleratore di ultima generazione che abbiamo visionato questa mattina – ha spiegato questa mattina Maria Elena Rosetto -, grazie alla  dotazione tecnologica, altamente sofisticata di cui è corredato, consente di effettuare trattamenti di altissima precisione e complessità attraverso cui è possibile somministrare alte dosi di radiazioni a neoplasie situate in stretta prossimità di tessuti sani preservando questi ultimi. Tra i trattamenti che la strumentazione permette di eseguire: la VMAT, una tecnica radioterapica che consente di irradiare il tumore durante la rotazione della testata della macchina intorno al paziente; la radioterapia stereotassica che prevede l’utilizzo di poche sedute con alte dosi di radiazioni indirizzate su un volume tumorale di piccole dimensioni con una precisione millimetrica; la radiochirurgia che rappresenta un trattamento di altissima precisione eseguito in una singola seduta”.

L’incontro, inoltre, è stato anche la giusta occasione per ricordare due figure centrali per la radioterapia di Belcolle, e per tutto l’ospedale viterbese, Luciano Pompei e Carlo Montella, recentemente scomparsi, ma la cui traccia è rimasta indelebile nella struttura, per la professionalità e la passione con la quale hanno contribuito a rendere il servizio un punto di eccellenza del servizio sanitario locale.

In particolare al dottor Luciano Pompei, con l’apposizione di una targa commemorativa, è stato dedicato il reparto, essendo stato il fondatore e il primo direttore della Radioterapia. Una seconda targa in ricordo di Carlo Montella, coordinatore tecnico del reparto fin dall’inizio e per molti anni, è stata apposta presso la sala acceleratori.