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Si svolgerà dal 9 al 15 novembre 2020, in modalità online sul sito www.festivalsaluteglobale.it, Global Health, il Festival della Salute Globale. Previsto inizialmente dal 2 al 5 aprile, poi spostato a seguito dell’emergenza pandemica da Covid-19, sarà un’occasione anche per fare il punto sull’attuale situazione sanitaria globale, nonché sulle ripercussioni della stessa su tutto l’ambito sanitario, sociale, economico e culturale.

In questa seconda edizione del Festival, annunciata oggi nel corso della Conferenza stampa di lancio, organizzata dagli Editori Laterza, si parlerà molto di Covid-19, ma si opererà una riflessione approfondita sul tema della salute globale nei prossimi dieci anni, messa in luce drammaticamente dalla pandemia da coronavirus. Si affronteranno i temi della sostenibilità, dell’innovazione, delle partnership pubblico-private, di comunicazione scientifica, e di tutte quelle azioni concrete, basate sulla ricerca, adottate come misure precauzionali per far fronte adeguatamente a potenziali disastri.

Si parlerà quindi di globalizzazione come fondamentale promotore di sviluppo ma anche come potenziale rischio per la diffusione di malattie infettive, malattie croniche e danni ambientali.

“Abbiamo gli strumenti per poter agire – spiega Walter Ricciardi direttore scientifico del Festival – ma è importante non sottovalutare i rischi e le vulnerabilità, dalle pandemie influenzali all’antibiotico-resistenza, dal cambiamento climatico, alle popolazioni vulnerabili e al mancato accesso alle cure. Dobbiamo utilizzare le risorse che abbiamo a disposizione, rendere accessibili i farmaci ed i servizi sanitari di base per tutti, continuare nella ricerca di nuovi farmaci e vaccini, magari incentivando efficaci partnership pubblico-private, contrastare le disuguaglianze e lottare contro i cambiamenti climatici. Vanno rafforzati i nostri sistemi sanitari – prosegue il Consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza – per essere pronti ad affrontare le prossime emergenze. Vanno consolidate le nostre politiche economiche e sociali per far fronte alle possibili conseguenze, e vanno potenziate la nostra consapevolezza e la coscienza civica per lavorare insieme”.

Il Festival della Salute Globale è ideato e progettato dagli Editori Laterza, in collaborazione con il Comune e l’Università di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Padova e della Camera di Commercio di Padova. Partner della manifestazione, la ONG Medici con l’Africa CUAMM. La Direzione scientifica è curata dal Prof. Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università Cattolica, e dal Prof. Stefano Vella (nella foto), già Presidente dell’AIFA e Direttore del Centro per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità e attualmente docente di Salute Globale,Facoltà dell’Università Cattolica.

Main sponsor dell’iniziativa sono Abbvie, Fidia Farmaceutici, Fondazione MSD, Gilead, Intesa Sanpaolo, Roche e Sanofi. Sponsor è ViiV Healthcare. Si ringraziano anche Astrazeneca, Bayer, Bristol Meyers Squibb, Daiichi Sankyo, Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata VIMM, l’Associazione Fuori dall’Ombra, IQVIA e Museo di Storia della Medicina di Padova. Il Festival è stato possibile anche grazie alcontributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e al supporto di Promex – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova.

Tra le decine di iniziative, realizzate sin dalla scorsa primavera e assai apprezzate anche dal popolo della Rete, in programma ora nella sezione “Visioni” dal 9 novembre, gli incontri con Mark Dybul a colloquio con il condirettore del Festival Stefano Vella, Sir Andy Haines intervistato da Mariella Venditti volto del Tg3, Enrico Giovannini a colloquio con Giuseppe Laterza sulla sostenibilità della Salute Globale, Richard Horton sulla catastrofe e i malfunzionamenti durante il Covid-19, il gradito ritorno di Jeffrey Sachs, poi Peter Doherty a sottolineare il rapporto tra salute umana, animale e ambientale, Mariana Mazzuccato sul tratto economico del Post-Covid, un’analisi degli impatti e delle strategie intraprese, e finale con Anton Pozniak sul virus dell’AIDS, con il Prof. Vella intervistato a seguire da Federico Mereta sulle epidemie della storia e quelle che verranno.

“La nostra civiltà dipende dalla salute umana, dall’ambiente e dalla gestione oculata delle risorse naturali. Inquinamento, cambiamento climatico, declino della biodiversità, impatto sulla produzione alimentare, incremento delle patologie vettoriali, migrazioni. Siamo in pericolo” – conclude Walter Ricciardi nell’ultimo dei “Dialoghi” assieme a Giuseppe Remuzzi a chiusura del Festival il 15 novembre alle 20.