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Novo Nordisk finanzierà con un contributo di 5 milioni di dollari la Defeat-NCD Partnership, creata per sconfiggere le malattie non trasmissibili nei Paesi a basso reddito. L’annuncio è stato dato nel corso di un evento alle Nazioni Unite congiuntamente al Governo danese, che sosterrà a sua volta l’iniziativa con un fondo di 3 milioni di dollari. Si tratta, nel complesso, dei primi finanziamenti concessi a questo ambizioso progetto, che mira a raccogliere 100 milioni di dollari per fornire conoscenze, strumenti, capacità e finanze per aiutare i Paesi più bisognosi in questa lotta.
Le malattie non trasmissibili come il diabete e l’ipertensione uccidono ogni anno 15 milioni di persone1 e di questi decessi più di quattro su cinque sono in paesi a basso e medio reddito, dove l’accesso ai farmaci essenziali è inadeguato.
Attraverso quattro piani di azione, la Partnership contribuirà a migliorare la capacità di ciascuna nazione nel gestire il peso di queste malattie, a potenziare i servizi sanitari locali, a incrementare la disponibilità di farmaci essenziali a prezzi accessibili e a garantire il finanziamento per ottenere una copertura sanitaria universale per le malattie non trasmissibili.
Con questo finanziamento, Novo Nordisk si propone di migliorare l’accesso alle cure per il diabete nei paesi a basso reddito. In questi Paesi, infatti, i costi dei farmaci per le NCD possono essere molto elevati a causa di approvvigionamenti inefficaci e filiere farmaceutiche inadeguate. Per questo, nel sostenere la Defeat-NCD Partnership, Novo Nordisk continuerà a ottimizzare le procedure della catena di fornitura e a condividere le sue conoscenze sulla gestione e distribuzione dei prodotti della catena del freddo.
“In base alla nostra esperienza, sappiamo che in molti paesi a basso reddito l’inefficiente approvvigionamento e le filiere farmaceutiche sono barriere critiche che si frappongono tra i medicinali salvavita e le persone che ne hanno più bisogno. Ci auguriamo che questa partnership possa semplificare i processi delle gare d’appalto e garantire una fornitura efficiente di insulina umana a basso costo”, ha affermato Lars Fruergaard Jørgensen, CEO di Novo Nordisk.
Dal canto suo, il Governo danese vuole dimostrare il suo impegno a sviluppare e rafforzare le partnership come parte essenziale del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030 stabiliti dall’ONU. “Riteniamo che questa Partnership possa essere uno strumento importante per affrontare in modo innovativo il crescente onere connesso al diabete e all’ipertensione nei paesi a basso reddito. Se vogliamo rispettare le promesse degli obiettivi di sviluppo sostenibile dobbiamo impegnarci con nuovi partner e uscire dalla zona di comfort dei soliti impegni di sviluppo”, ha detto Ulla Tørnæs, Ministro per la cooperazione allo sviluppo della Danimarca.
Il prossimo passo dell’iniziativa consiste nell’espandere il numero di partner per accelerare i progressi dei quattro piani di azione a livello nazionale nei paesi a basso reddito.
La missione della Defeat-NCD Partnership è di consentire a tutti i paesi con risorse limitate di aumentare le azioni per sconfiggere le malattie non trasmissibili. Le NCD minacciano i progressi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che ha un obiettivo specifico di ridurre di un terzo i decessi prematuri causati da queste malattie entro il 2030.
La Partnership si concentrerà inizialmente su diabete e ipertensione, condizioni strettamente correlate e che contribuiscono notevolmente ai decessi prematuri e alle disabilità causate dalle malattie non trasmissibili, per poi concentrarsi su altre malattie non trasmissibili molto diffuse e di grande impatto, come alcuni tumori e patologie polmonari.
La Defeat-NCD Partnership è stata istituita nel gennaio 2018 per contribuire a far fronte alla più significativa sfida sanitaria globale del secolo, le malattie non trasmissibili. Si tratta di una partnership pubblico-privato, sostenuta dall’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi e i progetti, che coinvolge governi, agenzie multilaterali, società civile, mondo accademico, fondazioni filantropiche e il settore privato.