Print Friendly, PDF & Email

Massimo Fabi (nella foto), confermato direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, e Anna Maria Petrini, come commissaria di Azienda Usl, entreranno ufficialmente in carica dal 1 luglio. L’obiettivo stabilito dalla Regione, a Parma come a Ferrara, è di arrivare ad un’unica Azienda sanitaria. Nominati nella seduta della Giunta regionale con l’adozione delle delibere di designazione, resteranno in carica 4 anni.

“Sono molto onorata e contenta della nomina ricevuta dalla Regione come commissario dell’Azienda Usl di Parma, dove sarò operativa dalla prossima settimana – spiega Anna Maria Petrini. Desidero sottolineare la mia disponibilità a proseguire il lavoro già intrapreso e realizzato nell’integrazione sia interaziendale sia tra ospedale e territorio, per rispondere al meglio ai bisogni sanitari e sociosanitari dei cittadini. Ritengo che a Parma siano già state poste basi importanti e solide per la programmazione futura verso l’unificazione delle due Aziende sanitarie”.

“Ringrazio la Regione per la riconferma alla guida dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Proseguiremo con tempestività ed efficienza ad attuare i percorsi di progressiva integrazione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria e l’Azienda Usl per conseguire l’obiettivo di un’unica Azienda sanitaria, chiaramente definito dalla Regione, dalla Conferenza territoriale socio sanitaria e fortemente voluto dall’Università”, così Massimo Fabi all’indomani della conferma alla guida del Maggiore.

“Vorrei veramente ringraziare –  conclude Fabi – tutti i professionisti dell’Ospedale Maggiore e dell’Azienda Usl con i quali abbiamo portato avanti obiettivi di grande valore, grazie ad un lavoro svolto da tutti gli operatori del nostro sistema sanitario. Un impegno attuato senza sosta, senza tregua e senza riserva, per garantire a tutti le migliori cure possibili. Come si è ben visto in questi ultimi 4 mesi. L’ho già detto nelle fasi più critiche dell’emergenza: il nostro plauso e il nostro ringraziamento deve andare a tutti gli operatori della sanità del nostro territorio che hanno saputo rispondere ai bisogni della popolazione. Bisogni che possono emergere all’improvviso e rivelare nuove fragilità a cui questa direzione darà sempre risposte. Lo abbiamo fatto negli ultimi 5 anni, lo faremo nei prossimi 4”.