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L’Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale del CNR e l’Università degli Studi di Napoli Federico II hanno iniziato a collaborare con un gruppo scientifico internazionale, di cui fanno parte enti russi, finlandesi e canadesi, che ha ottenuto accesso ad alta priorità al supercomputer russo RSC Tornado per lo studio di metodi da adottare per combattere l’infezione da coronavirus, COVID-19.

Il gruppo di ricerca multinazionale utilizza un sistema cluster aggiornato di recente basato su processori scalabili Intel Xeon di seconda generazione sviluppato da RSC Group, il principale produttore russo di computer dalle prestazioni elevate.

Questo progetto multidisciplinare, di respiro globale, è mirato allo sviluppo di strumenti diagnostici e terapeutici innovativi contro la malattia contagiosa da coronavirus che si è trasformata nell’attuale pandemia. L’individuazione di trattamenti di prevenzione e mitigazione dell’impatto negativo della COVID-19 è ormai l’obiettivo prioritario della comunità scientifica internazionale. Il progetto utilizza i progressi più recenti fatti in più campi – fisica sperimentale, chimica e biologia – per indagare il ciclo di vita del virus e prendere di mira le sue specifiche proteine. Metodi di simulazione complessi richiedono la potenza dei supercomputer per studiare tutti i dettagli dell’interazione fra le punte, ossia la proteina superficiale, del coronavirus e la proteina umana ACE2 che si sa essere il punto d’ingresso dei coronavirus SARS e SARS-2. Risulterà così più facile completare tutte le fasi di ricerca in un periodo limitato di tempo.

“La rapida diffusione globale della COVID-19, l’infezione causata dal nuovo coronavirus, ha mostrato che non vi sono chiari piani di risposta a un’emergenza mondiale causata da nuovi virus che minacci l’umanità. Uno dei limiti ovvi è l’assenza di tecnologie di sviluppo rapido di farmaci per scopi diagnostici e terapeutici. Tutti noi abbiamo competenze, conoscenze, capacità e risorse diverse: il nostro team distribuito geograficamente consiste di virologi, biologi, chimici, matematici e fisici. La cooperazione internazionale è importantissima per fare progressi rapidi e reagire velocemente alla situazione in continuo mutamento causata dalla pandemia. Auspichiamo che la nostra ricerca aiuti a combattere la diffusione di tali infezioni”, spiega Anna Kichkailo, Direttrice del Laboratorio di teranostica e sviluppo di farmaci controllati digitalmente presso il Centro scientifico federale dell’Accademia russa delle scienze.

Questa la composizione del team internazionale: Laboratorio di teranostica e sviluppo di farmaci controllati digitalmente e Laboratorio di fisica dei fenomeni magnetici, Istituto di fisica Kirensky presso il Centro scientifico federale, agenzia siberiana dell’Accademia russa delle scienze; Laboratorio di tecnologia biomolecolare e medica, università medica statale V.F. Voyno-Yasenetsky Krasnoyarsk; Laboratorio di cibernetica chimica, Dipartimento di chimica dell’Università statale di Mosca Lomonosov; Laboratorio di simulazione computerizzata di nanomateriali e sistemi biomolecolari presso l’Istituto di fisica biochimica N. M. Emanuel, Accademia russa delle scienze; Laboratorio di sintesi organica, Istituto di biologia chimica e scienze mediche fondamentali, agenzia siberiana dell’Accademia russa delle scienze; Istituto di Endocrinologia ed Oncologia Sperimentale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Napoli; Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche, Università degli Studi di Napoli Federico II; Centro per le nanoscienze e Dipartimento di chimica, Università di Jyväskylä, Jyväskylä; Dipartimento di chimica e scienze biomolecolari, Università di Ottawa.