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Progresso tecnico-scientifico e sanità vanno di pari passo, e il benessere del paziente è il faro di ogni innovazione. Un benessere che sempre più si baserà sul monitoraggio delle condizioni di salute. Questo sarà evidente anche nella 56ma edizione di Smau, che apre le porte a Fieramilanocity dal 22 ottobre. Fra big player del settore farmaceutico, come Dompé e Angelini, cluster regionali dedicati alle scienze della vita e il fermento delle startup, a Smau si potrà toccare con mano come può cambiare in meglio non solo curarsi, ma mantenersi in salute.

Come big del mondo farmaceutico saranno presenti a Milano Angelini e Dompé farmaceutici, che ha scelto ancora una volta Smau come partner per sviluppare le sua strategia di Open Innovation. Dompé ricerca startup e giovani imprese, che sviluppano prodotti e soluzioni in ambito farmaceutico, nutrizione e benessere, su due assi in particolare: Primary Care e Biotech e malattie rare in oftalmologia.

Un ruolo fondamentale per produrre innovazione anche nel settore sanitario è rivestito dai cluster regionali che, forti della conoscenza del territorio, riescono a mettere in relazione e a sistema le realtà di ricerca, imprenditoriali e startup per sostenerne lo sviluppo. A Smau saranno presenti Campania Bioscience, che con i suoi 55 soci valorizza il know-how scientifico e l’offerta industriale del territorio campano nell’ambito delle scienze della vita, e la Fondazione Cluster TAV, il cluster lombardo con base a Lecco che riunisce e supporta aziende, enti di ricerca, associazioni e IRCCS nel produrre innovazione legate alle Tecnologie per gli Ambienti di Vita.

Fra i progetti ospitati da Cluster TAV, uno merita una menzione particolare: Fairgames e il suo pupazzo Pippo, un orsetto da assemblare e vestire con movimenti specifici che aiutano il paziente nella riabilitazione della manualità fine in modo divertente. Con la possibilità, poi, di riprendersi mentre si “gioca”, in modo che il medico possa anche da remoto valutare la correttezza degli esercizi. A realizzare Pippo sono stati 5 studenti di 17 anni dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro promosso dal programma Impresa in Azione di Junior Achievement: l’idea è venuta dal voler aiutare il loro professore di educazione fisica che, essendosi rotto un polso, si era lamentato della noiosità degli esercizi di riabilitazione. Carlo Anghileri, Federico Biffi, Filippo Lucini, Jacopo Bartesaghi e Matteo Carozzi, i 5 giovani innovatori, saranno presenti con il pupazzo Pippo allo stand di Cluster TAV.

Partendo da prodotti farmaceutici: HelixPharma si occupa di produzione e commercializzazione di secreto di chiocciola per applicazioni cosmetiche, nutraceutiche e medicali. Il tutto in modo cruelty-free: la startup, infatti, ha brevettato il macchinario Beatrix per l’estrazione del secreto senza uccidere la chiocciola, e un sistema di microfiltrazione prolunga la shelf life a 24 mesi di HelixComplex, la materia prima a base di bava di lumaca prodotta dalla startup.

Andando poi alla distribuzione dei farmaci: viene già adottata da oltre 1.000 farmacie in 80 città italiane, con 100mila utenti al mese, la soluzione di home delivery farmaceutico ideata da Pharmap. La startup risponde all’esigenza di chi non può andare in farmacia, per mancanza di tempo o per impossibilità: tramite sito, app o un call center gratuito il paziente può vedersi recapitare a casa qualsiasi prodotto della farmacia in 60 minuti o nella fascia oraria preferita.

Un fronte in grande sviluppo è quello del connubio fra dispositivi indossabili e tecnologie mobili per il monitoraggio o la riabilitazione dei pazienti. Agli anziani, soprattutto quelli ospitati in case di riposo o in strutture ospedaliere ma anche chi vive solo, pensa Teseo con Kibi, un sistema di monitoraggio delle attività quotidiane che, grazie all’intelligenza artificiale, intercetta eventuali anomalie. Kibi integra dispositivi indossabili e distribuiti che identificano le abitudini della persona: se si verificano stranezze, Kibi può fungere da coach o in casi più problematici, come cadute o svenimenti, avvisare in tempo reale il medico o i parenti.

La realtà virtuale applicata in progetti per innovare l’assistenza a persone fragili, non autosufficienti e con malattie croniche è il core business di Tech4Care: a Smau porterà smartwatch, smartphone e visore per presentare VR-RELIEF, che consente la prevenzione, la diagnosi e la gestione con un trainer virtuale del dolore cronico, il tutto condiviso fra paziente e medico.

I dispositivi indossabili hanno un “guscio”, ed è al loro perfezionamento che ha pensato CLING-O-MATIC: la startup ha brevettato una macchina che assembla in tridimensione e senza cuciture qualsiasi tipo di materiale flessibile , che poi diventano i “contenitori” dei wearable device. Un software proprietario di conversione 2D/3D, inoltre, che consente una prototipazione rapida a partire dai cartamodelli

Per rendere sempre più smart gli strumenti di diagnosi sono, invece, impegnate Innuvatech e Praxe. Innuvatech ha sviluppato due progetti nel settore elettromedicale: un ecografo ultraportatile interfacciabile con qualsiasi device dotato di blueetooth/wi-fi e BioZ, un bioimpedenziometro portatile e collegabile a smartphone e tablet per il monitoraggio dello stato di salute corporeo nel tempo. Praxe si occupa di sviluppare progetti medtech per lo sport: fra i progetti messi in campo in R&D, punta a migliorare la qualità dell’elettrocardiogramma sotto sforzo con l’obiettivo progettare un elettrocardiografo senza fili.

All’ambito dentistico e odontotecnico, infine, sono dedicate le innovazioni di REGENPLATE e Prodentium. REGENPLATE ha ideato l’unico sistema per rigenerazione ossea in ambito dentistico, che utilizza membrane in titanio biomedicale con elevata resistenza alla contaminazione batterica. Mentre Prodentium permette ai dentisti di avere a disposizione in outsourcing in service, immediatamente e senza alcun investimento, uno scanner intraorale 3D per realizzare protesi con processo digitale CAD/CAM. Un processo utilizzato finora poco per gli elevati costi delle attrezzatture, ma che con Prodentium diventa accessibile a tutti i dentisti.