La donazione di sangue diventa smart
La donazione di sangue punta al futuro con il progetto “Donatore 4.0”, un servizio che offre l’opportunità di prenotare con un semplice click il prelievo snellendo in modo significativo l’iter di chi sceglie di fare volontariato. La città di Roma è capofila dell’esperienza: grazie all’accordo tra MioDottore e la Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, da oggi è più facile accedere ai servizi di donazione presso l’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina – Gemelli Isola, con l’intenzione di estendere il servizio su tutto il territorio nazionale.
Il sangue è la materia prima per la cura di numerose patologie, ma anche per lo svolgimento di interventi chirurgici e per la produzione di farmaci plasmaderivati. Non è riproducibile in laboratorio e ogni giorno, per soddisfare le necessità dei pazienti, richiede la partecipazione di nuovi donatori volontari. Fino a oggi nella quasi totalità del territorio nazionale la prenotazione del prelievo è stata prevalentemente affidata a volontari che contattano via telefono singolarmente i donatori già attivi, con conseguenti rallentamenti nel processo e difficoltà nell’intercettare potenziali nuovi donatori. La sinergia tra MioDottore e FIDAS apre la strada per una procedura estremamente semplificata e più smart che mira a agevolare il percorso del donatore attraverso la digitalizzazione.
Grazie a questo servizio totalmente gratuito, da oggi, accedendo alla piattaforma di MioDottore, fruibile sia con l’applicazione che online, l’utente interessato ha piena visibilità dell’agenda dell’associazione EMATOS – FIDAS OdV, attiva presso l’Ospedale Fatebenefratelli situato nell’Isola Tiberinadi Roma, per scegliere in autonomia il giorno e l’ora più comodi e programmare un appuntamento per donare il sangue.
Il tutto a sostegno del Sistema Trasfusionale italiano che, a margine degli effetti dell’epidemia di Covid-19, deve far fronte a esigenze specifiche costanti. Sono 1.800 le sole trasfusioni di sangue che avvengono ogni giorno in Italia, ma i numeri parlano chiaro: nei primi otto mesi del 2022 si sono registrate significative carenze nella raccolta sangue, pari al-1,6% nel Lazio e al -2% a livello nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2021. Al tempo stesso, i dati del Centro Nazionale Sangue mostrano un progressivo aumento dell’età media dei donatori, con un allarmante calo del -20,5% nella fascia dai 18 ai 45 anni, non accompagnato da un proporzionale ingresso di giovani tra la popolazione attiva nel dono: sono -24% i nuovi donatori under 45 nel decennio 2012-2021.
Per invertire la rotta, MioDottore e FIDAS presentano una risposta concreta con l’accordo siglato a luglio. L’obiettivo, iniziando dalla Capitale, è quello di diffondere lungo tutto lo Stivale un nuovo modus operandi potenzialmente capace di incentivare la cultura del dono del sangue tra i giovani e i meno giovani.
Luca Puccioni, CEO di MioDottore, a proposito dichiara: “La digitalizzazione può giocare un importante ruolo nell’avvicinare i giovani e potenziali nuovi donatori al mondo della donazione, supportando un adeguato ricambio generazionale che, sul lungo periodo, potrà permettere di rispondere al meglio alle esigenze del Sistema Trasfusionale e dell’intero settore dell’healthcare. Per noi di MioDottore consolidare la partnership con FIDAS è un orgoglio: ogni giorno ci impegniamo affinché le innovazioni tecnologiche possano facilitare l’accesso alle cure, migliorando lo stile di vita delle persone e il loro benessere. Poter applicare la nostra esperienza al servizio del dono di sangue ed emocomponenti è la conferma che stiamo procedendo verso la giusta direzione, verso il futuro”.
Stefania Vaglio, Direttore Centro Regionale Sangue Lazio, aggiunge “Si tratta di una iniziativa che può agevolare e rafforzare il processo di avvicinamento alla donazione, relativamente al quale resta, comunque, insostituibile il ruolo svolto dalle Associazioni anche dal punto di vista umano e sociale”.
Samantha Profili, Presidente EMATOS FIDAS OdV, conclude: “EMATOS FIDAS è onorata di aprire la strada a questa importante iniziativa, che vuole ampliare la platea dei donatori di sangue a Roma e nel Lazio attraverso la promozione del concetto di salute a 360°, sapendo di contribuire così all’autosufficienza regionale non ancora raggiunta”.