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È stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “JAMA” lo studio “Intubation Practices and Peri-Intubation Adverse Events in Critically Ill Patients from 29 Countries” – Studio internazionale sulla pratica dell’intubazione tracheale nei pazienti critici condotto in 29 nazioni.
Lo studio, frutto della collaborazione tra ASST Monza, ente promotore e Università degli Studi di Milano-Bicocca, è stato, infatti, coordinato dal dott. Vincenzo Russotto, medico rianimatore dell’Ospedale San Gerardo di Monza, dai prof. Giacomo Bellani e dal prof. Giuseppe Foti, insieme al team UNIMIB composto dalla dott.ssa Emanuela Rossi, dal dott. Davide Gaudesi, dalla prof.ssa Laura Antolini e dalla dott.ssa Elena Tassistro, che si sono occupati dell’analisi statistica dei dati raccolti.
Lo studio ha inoltre ricevuto l’endorsement da parte delle principali società scientifiche nazionali e internazionali di rianimazione ed è stato presentato lo scorso 2 febbraio nel corso del Congresso della Society of Critical Care Medicine.
L’obiettivo dello studio INTUBE, condotto a partire dal 2018, è stato quello di delineare le modalità con cui l’intubazione viene condotta e quali sono i più comuni eventi avversi connessi ad essa nella comune pratica clinica nei pazienti critici e, secondariamente, quello di raccogliere dati sull’attuale pratica attraverso uno studio prospettico e su scala mondiale. A tal fine sono stati reclutati quasi 3.000 pazienti dalle Terapie intensive e i Pronto soccorso di 197 centri in 5 continenti sottoposti a intubazione intraospedaliera. Per numero di pazienti reclutati e per centri coinvolti, INTUBE rappresenta il più grande studio sulla gestione delle vie aeree nel paziente critico finora condotto ed è di grande interesse per la comunità scientifica perché consente di individuare quali strategie si associano a una maggiore sicurezza per questa procedura salvavita.
Sebbene tali dati siano stati raccolti in una coorte di pazienti antecedente allo sviluppo della pandemia COVID-19, tali informazioni risultano oggi ancora più pressanti per la comunità scientifica internazionale e consentono di tracciare la futura direzione per l’individuazione di protocolli in grado di migliorare ulteriormente la sicurezza di una manovra che consente ogni giorno di salvare la vita dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria, in coma o vittime di traumi.

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