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Si snoda su 3 piani, avrà una disponibilità di 40 posti letto e tutti gli arredi e i macchinari sono innovati: è la nuova struttura di riabilitazione ospedaliera e residenza sanitaria assistita aperta a Cascia nell’ex Casa Esercizi Spirituali messa a disposizione dalle Monache del Monastero di Santa Rita. La prima realtà sanitaria che torna operativa dopo gli eventi sismici del 2016 è stata inaugurata alla presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dell’assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, del sindaco di Cascia, Mario De Carolis, del direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, del referente del Monastero Santa Rita da Cascia e direttore dei lavori, Lanfranco Castellucci, della vicepresidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, Maria Chiara Roti, Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato di Fondazione Vodafone Italia. Presente anche l’assessore regionale alle infrastrutture, Giuseppe Chianella.
La struttura – come ha spiegato il direttore dellUsl2, Imolo Fiaschini – si estende complessivamente su tre livelli e interessa una superficie di 3.000 metri quadrati: il primo e il secondo piano sono dedicati alla degenza, il piano terra alla riabilitazione per esterni, con un’area riservata alla radiologia e al ricevimento ambulatoriale. L’obiettivo finale del progetto, – realizzato grazie alla collaborazione tra Regione Umbria, Comune di Cascia, Usl Umbria 2, Monastero Santa Rita da Cascia e con sostegno di molti benefattori e la partnership della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, con il contributo di Fondazione Vodafone Italia – è quello di assicurare agli abitanti della Valnerina e delle zone circostanti, un centro di riferimento dove poter ricevere cure e assistenza medica specialistica e, in particolare, di ripristinare due poli specialistici di riabilitazione e Rsa. Infatti, il centro specialistico per la sclerosi multipla di Cascia, che era in funzione presso l’ospedale reso inagibile dal sisma del 2016, rappresentava un polo d’eccellenza nella lotta alla sclerosi multipla.
“L’ospedale di Cascia ospitava una struttura importante per il servizio di riabilitazione regionale – ha detto la presidente Marini – grazie alla collaborazione di varie realtà e grazie alle suore del monastero di santa Rita, che voglio ringraziare per aver messo a disposizione la struttura, grazie all’Usl, alla Fondazione Rava con la collaborazione di Fondazione Vodafone Italia, abbiamo potuto far ripartire questo servizio che, pur essendo temporaneo, ha una struttura stabile”.
“Si tratta quindi, di un presidio significativo per la riabilitazione che permetterà al personale di riprendere l’attività in una struttura organizzata ad hoc e agli abitanti di Cascia e della Valnerina di usufruire di un servizio sanitario senza dover fare grandi spostamenti. E’ stato fatto un investimento importante – ha concluso la presidente dopo aver ringraziato la Fondazione Rava per il grande e prezioso lavoro svolto in Umbria dopo il sisma, dove hanno contribuito alla ricostruzione degli edifici delle scuole – perché ripartiranno i servizi sanitari territoriali con un passo in avanti, visto che la strumentazione è innovativa”.

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