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È il progetto “TaCAR-Vul-Terapia Tailored con Cetuximab in Associazione alla Radioterapia in pazienti Vulnerabili: studio prospettico basato sulla selezione biologica della terapia con valutazione della sovraespressione di EGFR e sulla antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity” presentato dal gruppo coordinato dalla dott.ssa Marta Maddalo degli ASST Spedali Civili di Brescia il vincitore del Premio AIOCC 2019.

L’Associazione Italiana di Oncologia Cervico Cefalica AIOCC, da sempre interessata a promuovere e supportare iniziative di carattere clinico scientifico volte a migliorare la gestione multidisciplinare del paziente con neoplasia del distretto testa collo, grazie al sostegno della Merck, ha messo a disposizione, per il biennio 2019-2020, l’Attestato di accreditamento per l’eccellenza qualitativa delle attività del team oncologico sulla base del processo di certificazione appositamente previsto per un progetto di carattere clinico o scientifico, il cui obiettivo sia aiutare il gruppo multidisciplinare a individuare quali pazienti con tumori maligni del distretto cervico-facciale in stadio localmente avanzato possano essere candidabili a trattamento curativo intensivo/standard e quali possano essere indirizzati a trattamenti alternativi con farmaci biologici.

Giunti alla fase finale di valutazione 11 progetti sviluppati da altrettanti centri italiani universitari e no, la commissione esaminatrice, composta dalla prof.ssa Mariagrazia Ghi, dalla dott.ssa Daniela Alterio, dal dott. Pierluigi Bonomo, dalla dott.ssa Maria Cossu Rocca e dal prof. Fausto Chiesa, valutando l’innovatività, l’applicabilità clinica, il grado di multidisciplinarietà, le tempistiche, la metodologia statistica, il supporto bibliografico e l’impatto economico del progetto stesso, ha decretato vincitore il progetto “TaCAR-Vul-Terapia Tailored con Cetuximab in Associazione alla Radioterapia in pazienti Vulnerabili: studio prospettico basato sulla selezione biologica della terapia con valutazione della sovraespressione di EGFR e sulla antibody-dependent cell-mediated cytotoxicity (ADCC)” degli ASST Spedali Civili di Brescia.

Si tratta di uno studio preliminare prospettico, monocentrico, il cui obiettivo è selezionare, tra i pazienti unfit per chemioradioterapia concomitante con cisplatino, quelli vulnerabili – valutati mediante CGA e G8 e con Modified frailty Index (pazienti <65 anni) – per identificare i soggetti che potrebbero beneficiare di un trattamento di combinazione personalizzato con cetuximab-radioterapia ad intento radicale. Il progetto prevede la valutazione centralizzata della espressione di EGFR e della ADCC con valutazioni eseguite su sangue periferico, della compliance e dell’aderenza al trattamento stesso in questa sotto-popolazione di pazienti unfit per trattamento standard e dell’attività e dell’efficacia del trattamento stesso.

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