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Oltre al profilattico ora anche una pillola aiuterà a prevenire il contagio da Hiv (il virus dell’Aids). Non un’alternativa ma uno strumento in più, soprattutto per quelle persone a rischio altissimo di infezione e per chi usa droghe. Secondo alcuni studi, presentati di recente a Seattle, negli Stati Uniti, in occasione della Conferenza mondiale sui virus, la pillola funziona nel 90 per cento dei casi (70 per cento nei tossicodipendenti). Si chiama profilassi pre-esposizione, o PrEP e prevede la somministrazione di due farmaci antivirali, da assumere tutti i giorni. Importante sottolineare che la pillola contrasta il contagio da Hiv, ma non le altre infezioni sessualmente trasmesse, come quelle da papilloma virus o da herpes, in costante aumento. Solo il profilattico attualmente protegge da questi virus. La terapia farmacologica è costosa. Negli Stati Uniti le assicurazioni la rimborsano, come anche in Francia. In Italia, dove non si parla quasi più di Aids anche l’infezione continua a colpire (4.000 persone ogni anno), le autorità sanitarie non hanno ancora deciso il da farsi. Diverse associazioni onlus stanno premendo sull’Aifa (Agenzia italiana per il farmaco), perché definisca le categorie più a rischio per avere accesso al trattamento.

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