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Recentemente gli specialisti della Ulss 3 dell’Ospedale di Dolo e di Mirano insieme a quelli dell’Ospedale di Mestre, lavorando in perfetta sinergia e sincronia tra di loro, sono intervenuti, ottenendo un buon risultato su un caso poco frequente di neoplasia renale con trombo neoplastico che, se non trattato adeguatamente, poteva raggiungere il cuore compromettendo la vita dello stesso paziente. Le specialità coinvolte sono state la Medicina e la Urologia di Dolo, la Chirurgia Vascolare di Mirano e la Cardiochirurgia e la Anestesia-Rianimazione di Mestre. “Va evidenziato – ha premesso il Primario di Cardiochirurgia di Mestre, il Dottor Domenico Mangino, affiancato dal Primario di Rianimazione, il Dottor Francesco Lazzari – che il successo dell’intervento è stato anche il frutto della sinergia che si è immediatamente realizzata tra tutti i reparti e i professionisti dei tre Ospedali e come il nostro compito sia stato svolto con perfetto sincronismo: non appena a Dolo hanno diagnosticato la patologia importante, i colleghi ci hanno contattato e subito ci siamo attivati per organizzare l’intervento, per nulla di routine, a Mestre. Di queste patologie, infatti, in tutta la Ulss 3, in questi ultimi cinque anni, ne abbiamo trattati quattro”. Ma come si è svolto il tutto? Un signore anziano del Distretto di Mirano Dolo era stato ricoverato in Medicina per indagare dei sintomi “secondari” alla malattia: solo dopo gli adeguati approfondimenti, i medici, infatti, hanno diagnosticato l’importante patologia, ovvero che si trattava di una neoplasia renale con una massa importante che invadeva la vena cava e che, nel caso si fosse staccata, c’era il rischio che avrebbe raggiunto il cuore. “Insieme al chirurgo vascolare di Mirano, il Dottor Max Dei Negri – ha spiegato il Primario di Urologia di Dolo, il Dottor Giorgio Artuso – abbiamo interpellato il Primario Cardiochirurgo di Mestre. Infatti, in un caso come questo, era necessario che l’intervento venisse eseguito con la sicurezza del cardiochirurgo qualora si fosse presentata la necessità di avviare una circolazione extracorporea, situazione che alla fine non si è verificata per questo caso”. “Il paziente, pertanto – ha continuato il Dottor Artuso – è stato trasferito a Mestre dove, anche con l’ausilio del chirurgo vascolare di Mirano, che aveva il compito di isolare la vena cava in maniera precisa, si è svolto l’intervento di esportazione della massa tumorale”. Dopo essere stato stabilizzato il paziente è rientrato all’Ospedale di Dolo ed ora è a casa sua. “Questo intervento – ha aggiunto il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – evidenzia ancora una volta i vantaggi della unificazione delle tre ex Aziende. Vantaggi che si toccano con mano a favore dei cittadini come il caso qui descritto dove il paziente è stato immediatamente preso in carico dalla struttura ospedaliera a cui si era rivolto per poi ottenere la migliore risposta grazie al perfetto lavoro di squadra tra i vari professionisti dei diversi ospedali della Ulss 3”.