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Il Cda dell’Istituto Gaslini riunitosi alla presenza del presidente Edoardo Garrone, del vicepresidente Luciano Grasso, dei consiglieri Luigi Carlo Bottaro, Andrea Del Grosso, Federico Delfino, Alberto Maestrini, Maurizio Mauri e Pietro Pongiglione e del presidente del Collegio Sindacale Tommaso Lucia, ha deliberato la scelta della proposta Preferibile, tra quelle identificate come di interesse pubblico. I proponenti arrivati alla procedura comparativa finale sono stati due: il RTI con Percassi S.p.A, in qualità di mandataria e il RTI con mandataria CMB.

Al termine della procedura comparativa il Cda ha individuato nella proposta del RTI CMB quella preferibile, tra quelle identificate come di interesse pubblico.

Con tale decisione, il Consiglio di Amministrazione ha scelto il progetto che, dopo possibili ulteriori migliorie, diventerà base di una gara europea per l’affidamento della concessione per l’ammodernamento della struttura ospedaliera dell’IRCCS Gaslini, consistente nella realizzazione ex novo, di un padiglione ospedaliero, la manutenzione straordinaria/rifunzionalizzazione di altri padiglioni deputati ad attività sanitaria e a servizi complementari nel sedime dell’ospedale e la gestione dei servizi di hard facility management, compresa la fornitura dei vettori energetici.

Si tratta di un passo fondamentale del processo di rinnovamento iniziato a partire dalla realizzazione del Piano Strategico 2021-2025, presentato il 1 giugno 2021, tramite il quale il Gaslini ha deciso di realizzare un intervento di ammodernamento della sua struttura ospedaliera, coinvolgendo anche le capacità progettuali e finanziamenti di soggetti privati, ricorrendo al modello del contratto di concessione a operatori economici adeguatamente qualificati, che è poi avvenuto mediante il ricorso allo strumento della proposta a iniziativa privata, avendo ritenuto tale procedura la più efficace ed efficiente per consentire l’ammodernamento della struttura stessa.

Molto importante per la realizzazione di tutto il percorso è stata l’erogazione di un contributo di 10 milioni di euro finalizzato alla progettazione del nuovo edificio, deliberato il 10 luglio 2021 dal Cda della Fondazione Gerolamo Gaslini, presieduta dall’Arcivescovo di Genova, Mons. Marco Tasca.

Il 1 marzo 2022 è stato pubblicato l’avviso di consultazione di mercato, volta a sollecitare la presentazione di Proposte aventi ad oggetto la realizzazione dell’intervento di ammodernamento del Gaslini, con la realizzazione, ex novo, di un padiglione ospedaliero, la manutenzione straordinaria/rifunzionalizzazione di altri padiglioni deputati ad attività sanitaria e a servizi complementari nella sede dell’Ospedale e la gestione dei servizi di hard facility management, compresa la fornitura dei vettori energetici. Il 18 marzo sono state 32 le richieste di partecipazione e più di 100 i tecnici collegati per la giornata informativa prevista dopo la pubblicazione dell’avviso. Il 1 aprile 2022 è arrivato il parere positivo della Soprintendenza alla possibile ricostruzione degli edifici 7 e 8, alla base di tutto il progetto di riqualificazione. Dal 31 agosto al 14 novembre sono stati perfezionati gli ulteriori atti del processo: dalla presentazione di tre proposte, alla costituzione di un Gruppo di lavoro all’interno dell’ospedale, che ha coinvolto oltre 60 professionisti del Gaslini, per una ampia, condivisa e qualificata valutazione delle proposte in merito agli aspetti tecnico-progettuali, sanitari e alla sostenibilità economico-finanziaria, al fine di indentificare la proposta fattibile e maggiormente rispondente agli obiettivi dell’Istituto, secondo i tradizionali criteri di trasparenza e competenza, fino alla redazione del documento finale di valutazione delle due proposte di interesse pubblico, e ieri, infine, alla scelta attuata dal Cda dell’Ospedale.

Il prossimo passo, dopo una ulteriore fase di lavoro con il RTI prescelto per apportare al progetto ulteriori migliorie, sarà la messa a gara della Proposta per l’affidamento della costruzione: in tale procedura concorsuale il RTI prescelto mantiene il diritto di prelazione. Questo modello riduce notevolmente i tempi di realizzazione dell’intervento, altrimenti fortemente condizionati dall’espletamento di più procedure pubbliche per la selezione di progettisti e imprese di costruzione. Dal momento dell’assegnazione dei lavori di costruzione, l’edificazione del Padiglione Zero avverrà in 38 mesi, in caso di ritardi sia sul padiglione Zero che sul resto degli interventi sono previsti dei meccanismi di penalità proprio per incentivare il privato al completamento dell’opera nei tempi definiti

Un ospedale che è e resta a totale gestione pubblica, ma realizzato con il concorso dei capitali e delle competenze degli operatori economici privati.

“Il Cda del Gaslini ha scelto la proposta più rispondente alle necessità di sviluppo sostenibile dell’Istituto, ha scelto di dare inizio al percorso di ammodernamento dell’ospedale, che gli consenta di continuare a migliorare la sua opera a servizio dei bambini di tutto il mondo. Siamo di fronte ad una grande sfida: rendere il Gaslini un ospedale pediatrico per il futuro, ma allo stesso tempo conservarne intatta l’eredità morale, sanitaria scientifica e anche storico paesaggistica, in modo da garantire lo sviluppo dell’Istituto, che ha un enorme bisogno di spazi più funzionali e integrati, senza trasferirlo in altra sede: questa progetto consentirà di garantire un futuro prestigioso al nostro IRCCS, senza privarlo del suo parco collegato alla spiaggia sul mare di Genova, che il senatore Gaslini scelse quale migliore luogo di cura per tutti i bambini” spiega il presidente del Gaslini, Edoardo Garrone.

“Il policlinico che sta nascendo da questa complessa trasformazione è una città della salute, in grado di migliorare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza delle cure per i nostri piccoli pazienti e l’esperienza lavorativa e formativa per tutta la comunità di operatori, studenti, famiglie, associazioni che vivono ogni giorno l’ospedale. Il nuovo Gaslini risponde alle esigenze di un moderno polo integrato ad alta intensità tecnologica, basato su un modello organizzativo per piattaforme assistenziali ed aree di lavoro e studio dipartimentali omogenee, organizzate secondo il principio di intensità di cura e complessità tecnologica. Un lavoro che interpreta e raccoglie le indicazioni dei sanitari che vi lavorano e delle famiglie che lo frequentano. Sarà raggiunta maggiore efficienza di gestione delle attività sanitarie, grazie a un unico polo integrato che ovvia all’attuale frammentazione dei servizi sanitari in più edifici. L’organizzazione funzionale si fonda sulla separazione dei percorsi, con il duplice obiettivo di migliorare l’efficienza nell’impiego del personale sanitario e nell’erogazione delle prestazioni al paziente. La nuova configurazione consentirà di adottare un’organizzazione interna resiliente, facilmente adattabile alle diverse esigenze di gestione e a una logica di erogazione dei servizi sanitari dinamica, in linea con l’evoluzione dell’assistenza sanitaria” spiega il direttore generale del Gaslini Renato Botti.

“Il Nuovo Gaslini potrà contare su 346 posti letto, oltre la metà in stanze singole, tutte con spazi per almeno un accompagnatore e con il bagno. Le stanze delle degenze intensive saranno singole, in linea con i più recenti ed efficienti riferimenti di letteratura. Sarà completamente rinnovato e trasferito anche tutto il reparto di ginecologia e ostetricia per dare il massimo confort alle future mamme. Ci saranno aree comfort aggiuntive per pazienti lungodegenti e parenti. L’IRCCS Gaslini ha scelto il progetto più vicino ai desiderata espressi nell’avviso agli operatori economici: un grande, complesso lavoro di squadra, realizzato in tempi brevissimi dai professionisti dell’ospedale, un lavoro di progettazione extra ordinem, portato avanti in contemporanea alla gestione ordinaria dell’Istituto, per il quale voglio ringraziare tutto il management, tecnico e sanitario, e il personale del Gaslini” conclude il direttore generale del Gaslini Renato Botti.

“Prima di tutto voglio fare i complimenti a tutto il management dell’Istituto Gaslini di Genova per la rapidità con cui si è arrivati qui oggi, dalla pubblicazione dell’avviso alla valutazione di tutte le proposte, fatta da un team molto ampio di chi dovrà effettivamente lavorare all’interno del nuovo ospedale, fino alla scelta de progetto che sarà messo a gara. L’ospedale pediatrico genovese, punto di riferimento per la cura dei pazienti più piccoli a livello nazionale e internazionale, si è dimostrato anche in questo una eccellenza assoluta – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. L’ammodernamento della struttura ospedaliera del Gaslini, con la realizzazione di un nuovo padiglione e la rigenerazione di altri spazi rappresenta un ulteriore passo in avanti per questa realtà, capace di saper cogliere le sfide quotidiane e di restare sempre all’avanguardia, non solo grazie alla qualità e alla professionalità dei medici, degli operatori sanitari e dei ricercatori che vi operano, ma anche dal punto di vista strutturale. Regione Liguria ha sempre sostenuto il Gaslini e lo farà anche per questo importante progetto, che porterà ancora di più Genova e la Liguria al centro della medicina pediatrica”.

“Il nuovo grande monoblocco e la rifunzionalizzazione degli altri padiglioni dell’istituto Gaslini sono una notizia particolarmente importante per trasformare questa fondamentale realtà sanitaria nazionale ed internazionale anche dal punto di vista strutturale – sottolinea l’assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola – e traguardarla verso nuovi e strategici obiettivi. Il nuovo Gaslini di Quarto rappresenterà senza dubbio una vera città della salute pediatrica coinvolgendo non soltanto il personale sanitario, ma tutte le famiglie dei piccoli pazienti e le associazioni di volontariato. Le stanze singole per le degenze intensive e le nuove aree comfort aggiuntive si muovono chiaramente in questa direzione. Quando ci si prende carico di un bambino di fatto ci si prende cura di un’intera famiglia, un ruolo questo che il Gaslini con il nuovo progetto interpreterà ancora di più”.

“Grazie a questa trasformazione il Gaslini sarà in grado di migliorare l’efficacia e la sicurezza delle cure per i piccoli pazienti. L’ammodernamento porterà alla nascita di un nuovo padiglione più funzionale, tecnologicamente evoluto e sostenibile, che permetterà una rimodulazione di tutta l’offerta sanitaria, per continuare a garantire anche ai bambini di domani un servizio di altissima qualità. Per tutta la città è un grande onore avere un centro di eccellenza così all’avanguardia che tutta Europa ci invidia. Sono sicuro che questa grande sfida sarà affrontata da tutto il personale dell’ospedale con orgoglio e coraggio, elementi che hanno sempre contraddistinto il Gaslini. Buon lavoro a tutti” dichiara il sindaco Marco Bucci.

La proposta per il Nuovo Gaslini presentata dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da CMB Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Mieci e Arcoservizi, con la progettazione del consorzio Mythos darà luogo a una profonda riorganizzazione funzionale dell’intero Istituto, per un ospedale efficiente, tecnologicamente avanzato, aperto all’innovazione e alla ricerca e a misura di bambino.

La riorganizzazione si baserà sulla costruzione del nuovo Padiglione Zero, cuore delle funzioni ad alta intensità di cura: un’architettura flessibile e accogliente, un edificio sicuro concepito con i più alti standard costruttivi. Un ospedale sostenibile, progettato seguendo i principali protocolli di sostenibilità ambientale, e fortemente improntato al futuro. Un monoblocco che si integrerà con il padiglione centrale dove ora ci sono molti reparti e le sale operatorie.

Successivamente agli interventi relativi alle funzioni strettamente sanitarie, sarà possibile procedere con il potenziamento dei servizi complementari, di cui al momento è già stata elaborata la sola proposta progettuale, in termini di: ricerca e formazione, accoglienza; asilo e nido aziendale, piccole superfici di vendita per le famiglie e per gli operatori, spazi per le associazioni di volontariato, sportello del cittadino.

Il progetto è sviluppato in quattro fasi di intervento, organizzate per garantire la piena funzionalità delle aree sanitarie, senza interruzioni dei servizi erogati e senza trasferimenti temporanei.

La prima fase vede la costruzione del nuovo Padiglione ZERO: l’intervento durerà 38 mesi e permetterà di accentrare tutte le funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e le attività chirurgiche per il bambino e per la mamma, garantendo massima efficienza operativa e un’elevata qualità assistenziale. La sola realizzazione del Padiglione Zero incrementerà del 26% la superficie destinata alle aree critiche ad alta intensità consentendo di sviluppare già l quarto anno l’attività sanitaria, fino al 43% in più.

La seconda fase, che durerà 17 mesi, prevede la ristrutturazione dei Padiglioni 6, 17 e 18 migliorando l’accoglienza e l’efficienza organizzativa dell’Area Medica, Emato-oncologica, delle Neuroscienze, dell’Hospice e della degenza infermieristica.

Dopo le prime due fasi, circa l’80% dell’intervento risulterà concluso: il Nuovo Gaslini potrà svolgere la sua attività nella nuova configurazione ottimizzata dal punto di vista funzionale, sanitario e gestionale.

Successivamente e progressivamente la terza e la quarta fase, della durata complessiva di 21 mesi, in cui è prevista la ristrutturazione dei Padiglioni 16 e 15, in cui saranno collocati tutti i laboratori e le aree dipartimentali.

La nuova costruzione e la riorganizzazione globale conseguente consentiranno: accessi e percorsi distinti e dedicati per: l’emergenza, gli utenti, il personale sanitario, la logistica; contiguità delle funzioni sanitarie secondo lo schema dei legami funzionali; nessuna area destinata ai pazienti in spazi interrati.

L’introduzione delle “Single Family Room” per la giusta cura del neonato, con la mamma e il papà

All’assistenza ostetrico-ginecologica sarà dedicata un’area di degenza per puerperio con rooming-in totalmente nuova nel padiglione zero. Le stanze saranno ad uno o massimo due posti letto, con bagno annesso. Il gruppo parto sarà attrezzato con 6 sale travaglio, 6 sale parto, 2 sale operatorie e 4 isole neonatali in area dedicata.

Il nuovo edificio, costituito da 7 piani per una superficie di 30.000 metri quadrati, ospiterà una volta concluso: l’area dell’emergenza-urgenza, correlata funzionalmente all’area ospedaliera dei servizi di diagnosi; il blocco operatorio e il blocco parto; le aree per le cure intensive: terapia intensiva e subintensiva pediatrica e neonatale; l’area ospedaliera delle degenze ordinarie per circa 130 posti letto.

L’edificio è completato da due piani interrati, dedicati ai servizi, logistica e parcheggi, e dal piano di copertura dove è prevista l’elisuperficie, per il decollo e atterraggio di elicotteri.

Il gruppo operatorio sarà altamente tecnologico, unico e dotato di 10 sale operatorie (più 2 per il parto) di cui una dedicata all’urgenza e 9 per l’attività “programmata”.

I locali dedicati ai laboratori prevedono un’area funzionale dedicata all’assistenza e un’area funzionale dedicata alla ricerca, tra loro contigue ed estese fino a circa 6.000 mq. All’area imaging sarà dedicata un’area completamente rinnovata.

La gestione è prevista per una durata di 22 anni e comprende la gestione dei servizi di manutenzione impiantistica e edilizia, la fornitura dei vettori energetici, con l’obiettivo della massima efficienza energetica e di riduzione dell’uso di combustibili fossili, attraverso l’Impiego di fonti rinnovabili ed energia autoprodotta attraverso il nuovo impianto di cogenerazione. Il progetto è stato orientato al perseguimento della certificazione di eco-sostenibilità degli edifici LEED GOLD.

Il costo complessivo dei lavori e spese accessorie, sostenuto integralmente dal concessionario, è di 145,6 milioni di euro; in sede di avviso, l’importo era stato stimato in 124 milioni, ma l’incremento del prezzo dei materiali e dell’energia degli ultimi mesi hanno reso necessaria una rivalutazione. Il totale dell’intervento è pari a 164, 4 milioni di euro.

Il PEF dell’iniziativa prevede, a fronte dei 164,4 milioni di euro di valore complessivo dell’operazione, un finanziamento di parte pubblica di 35,2 milioni di euro ed un finanziamento privato di 129,2 milioni di euro. Le quote rappresentano rispettivamente il 21,4% e il 78,6% del valore complessivo dell’intervento. Si ricorda che la normativa in materia prevede che il finanziamento pubblico in operazioni di PPP possa raggiungere un massimo del 49% del valore complessivo. C’è quindi spazio per risorse aggiuntive di parte pubblica che potrebbero derivare da ulteriori finanziamenti da parte degli enti preposti, stante la cantierabilità del progetto la cui tempistica è compatibile con le scadenze del PNRR.