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Boehringer Ingelheim ha aumentato significativamente i suoi investimenti in R&D nel 2020, per lo sviluppo di farmaci e terapie innovative per patologie per le quali non sono disponibili trattamenti adeguati. In particolare, sono stati accelerati gli sforzi per la ricerca di potenziali terapie correlate al COVID-19. L’Azienda ha investito 3,7 miliardi di euro in R&D, il 7% in più rispetto all’anno precedente. Questo dato rappresenta il maggior investimento annuale in R&D nei 136 anni di storia dell’Azienda.

“Abbiamo iniziato la sperimentazione di potenziali terapie COVID-19 all’inizio del primo trimestre del 2020, riconoscendone la necessità urgente – ha dichiarato Hubertus von Baumbach, Presidente del Consiglio di Amministrazione –. “E siamo ancora al lavoro insieme a molti partner in tutto il mondo. I nostri collaboratori hanno fatto un lavoro notevole per combattere il COVID-19, continuando a garantire la fornitura dei nostri farmaci ai pazienti e agli animali, oltre al supporto ai medici. Ciò che abbiamo raggiunto nel 2020 è il risultato del loro impegno”.

Basandosi sulle proprie ampie conoscenze in varie aree terapeutiche, come le malattie respiratorie e la virologia, Boehringer Ingelheim è impegnata in diversi progetti volti a trovare soluzioni per il trattamento del COVID-19. A dicembre 2020, l’Azienda ha annunciato, insieme all’Ospedale Universitario di Colonia, l’Università di Marburgo, e il Centro Tedesco per la Ricerca sulle Infezioni, l’avvio della sperimentazione clinica di fase I/IIa di BI 767551, primo anticorpo neutralizzante del virus SARS-CoV-2, somministrato per via inalatoria come potenziale nuova opzione terapeutica e profilattica per bloccare il virus nel sito di infezione. Altre iniziative per contrastare il COVID-19 includono la ricerca e lo sviluppo di anticorpi SARS-CoV-2 che possono essere combinati con BI767551, piccole molecole in grado di inibire la replicazione del virus, oltre allo sviluppo di una terapia per evitare la micro-coagulazione.

Il 2020 è stato un anno positivo per Boehringer Ingelheim, nonostante gli effetti pervasivi della pandemia legata al COVID-19. Tutte le sue attività hanno contribuito in modo positivo al fatturato netto e all’utile operativo. L’Azienda ha registrato un fatturato netto di 19,57 miliardi di euro, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Le fluttuazioni delle valute estere hanno avuto un impatto considerevole; al netto degli effetti di cambio, le vendite nette sono aumentate del 5,6% su base annua.

Il margine operativo a livello del Gruppo è salito a 4,62 miliardi di euro. Il margine operativo è stato generato anche da profitti una tantum derivati da cessioni. Il reddito al netto delle imposte ha fatto registrare un incremento del 12,5%rispetto all’anno precedente, pari a 3,06 miliardi di euro. Il flusso di cassa derivante dalle attività operative è aumentato di 619 milioni di euro, raggiungendo i 3,96 miliardi di euro. Alla fine del 2020, l’equity ratio ammontava al 47%.

«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti nel 2020, considerando le condizioni impegnative che abbiamo affrontato – ha affermato Michael Schmelmer, membro del Consiglio di Amministrazione, responsabile delle aree Finance and Group Function –. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, sia in termini di contributo al benessere delle persone, degli animali da compagnia e da allevamento, sia di performance aziendali. Questo ci permette di continuare a investire ancora di più in R&D, così come nelle opportunità a lungo termine che abbiamo identificato, in particolare nei campi dell’oncologia e delle tecnologie digitali».

L’Azienda ha investito 1,05 miliardi di euro in immobilizzazioni materiali nel 2020, tra cui l’impianto di produzione su larga scala per prodotti biofarmaceutici a Vienna, in Austria, e il nuovo centro di sviluppo per biofarmaci a Biberach, in Germania. Le spese in immobilizzazioni materiali sono diminuite leggermente rispetto al massimo storico del 2019, a causa del ritardo parziale dei lavori di costruzione causato dal COVID-19.

Boehringer Ingelheim ha realizzato diverse acquisizioni nel 2020 per ampliare in modo selettivo la propria gamma di prodotti. Nel mese di luglio, l’azienda ha annunciato l’acquisizione di Global Stem cell Technology (GST), una società belga di biotecnologie veterinarie. Boehringer Ingelheim ha acquisito GST per sviluppare e produrre prodotti all’avanguardia con cellule staminali per cavalli e animali da compagnia. A settembre è stata acquisita una partecipazione azionaria nel Gruppo New Ruipeng cinese, un’azienda specializzata nella fornitura di servizi sanitari per gli animali da compagnia. A dicembre, l’azienda ha annunciato l’acquisizione di tutte le azioni di NBE-Therapeutics, un’azienda biotecnologica svizzera di fase clinica focalizzata su coniugati farmaco-anticorpo e su terapie antitumorali mirate e avanzate, sviluppate a partire dalla piattaforma di immunostimolazione iADC. Questa acquisizione aggiunge un’altra dimensione chiave all’attenzione di Boehringer Ingelheim per i pazienti con tumori solidi difficili da trattare, come parte del portafoglio di sviluppo oncologico completo dell’azienda.

Con 14,42 miliardi di euro, le vendite nette di prodotti farmaceutici per uso umano sono cresciute fortemente del 5,8% e hanno rappresentato il 74% delle vendite nette totali. Tutte le regioni hanno contribuito ai notevoli risultati di Human Pharma. Gli Stati Uniti rimangono il mercato più grande per Boehringer Ingelheim, con le più elevate vendite nette regionali nel settore Human Pharma. Boehringer Ingelheim ha generato un fatturato netto di 5,66 miliardi di euro negli USA, in crescita del 3,4%. Nell’area EUCAN il fatturato netto è aumentato del 6% a 4,59 miliardi di euro. Nei mercati emergenti, compresa la Repubblica Popolare Cinese, Boehringer Ingelheim ha registrato un fatturato netto di 2,84 miliardi di euro, con un aumento del 10,4%. In Giappone il fatturato netto è aumentato del 6,2% a 1,33 miliardi di euro.

I farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari e metaboliche, così come per le malattie respiratorie, rimangono le voci più importanti del fatturato netto. JARDIANCE, un farmaco utilizzato insieme alla dieta e all’esercizio fisico per abbassare la glicemia negli adulti con diabete di tipo 2, rimane il maggior contributor in termini di ricavi in Human Pharma, generando vendite nette di 2,48 miliardi di euro. JARDIANCE riduce il rischio di morte cardiovascolare negli adulti con diabete di tipo 2 che hanno malattie cardiovascolari note. OFEV è stato per la prima volta il secondo maggior prodotto in termini di ricavi dell’azienda, con un fatturato netto di 2,06 miliardi di EUR e una crescita del 41%. OFEV è un farmaco per il trattamento di pazienti con fibrosi polmonare idiopatica, malattia polmonare interstiziale associata a sclerosi sistemica e, in alcuni Paesi, altre malattie polmonari interstiziali fibrosanti croniche con fenotipo progressivo.

Gli investimenti in R&S nel settore Human Pharma ammontano a 3,28 miliardi di euro, ovvero al 22,8% delle vendite nette. Ci sono circa 100 progetti distribuiti in tutte le fasi del processo di ricerca. L’obiettivo è che il 75% di questi progetti possa essere first in class come principio attivo o in una nuova area terapeutica. Oltre il 50% di essi ha un potenziale di grande innovazione. Il focus dell’R&D in Human Pharma è sulle malattie cardiovascolari e metaboliche, problemi oncologici, respiratori, immunologici, malattie del sistema nervoso centrale e della retina.

L’attività aziendale relativa alla salute animale rende Boehringer Ingelheim uno dei più grandi fornitori di vaccini e medicinali veterinari, con una forte presenza nei segmenti degli animali da allevamento e di quelli da compagnia. Nel 2020, il business Animal Health ha registrato ottime performance in un mercato altamente competitivo ed è cresciuto del 5%, con vendite nette pari a 4,12 miliardi di euro. In particolare, i segmenti degli antiparassitari per suini e animali da compagnia hanno avuto uno sviluppo positivo superando le aspettative. Nel 2020, la diminuzione dell’incidenza della peste suina africana in Cina ha avuto un effetto di rimbalzo sul segmento suino. Di conseguenza, il vaccino suino INGELVAC CIRCOFLEX ha registrato un forte aumento del 14,9% del fatturato netto a 264 milioni di euro. L’antiparassitario NEXGARD per cani è rimasto il prodotto più venduto, con una crescita del 12% e un fatturato netto di 804 milioni di euro.

Boehringer Ingelheim è uno dei principali produttori di prodotti biofarmaceutici, sia per il proprio portafoglio, sia per i partner industriali. Il 60% delle principali 20 aziende farmaceutiche e biotecnologiche innovative sono clienti della produzione biofarmaceutica conto terzi di Boehringer Ingelheim, denominata Boehringer Ingelheim BioXcellence. Nel 2020 il business biofarmaceutico ha registrato per 837 milioni di euro, con un aumento del 6,6%.

Si prevede che la pandemia di COVID-19 in corso e una situazione del settore più complessa, con l’aumento della pressione sui prezzi in diversi mercati chiave, potranno avere un impatto sui risultati di Boehringer Ingelheim nel 2021. Presumendo che i vaccini e gli altri farmaci attualmente sottoposti al processo approvativo aiutino a frenare la pandemia di COVID-19, l’Azienda prevede una forte crescita generale del mercato relativo ai farmaci da prescrizione. Per il 2021, Boehringer Ingelheim prevede di ottenere un lieve aumento delle vendite nette su base annua, con un andamento analogo.