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Continua a crescere il gruppo Aurora Biofarma, azienda farmaceutica lombarda nata nel 2010, che ad appena dieci anni dalla creazione fa il proprio ingresso nella classifica delle prime 150 imprese per fatturato del settore pharma attive in Italia.

Grazie ad un incremento annuo del fatturato pari al 24,2%, terzo miglior risultato in assoluto tra tutte le realtà presenti nella top 150, Aurora Biofarma si colloca al 144esimo posto della classifica generale per sell-out per tutte le categorie stilata dalla società di ricerche nel campo sanitario e farmaceutico New Line.
L’indagine di mercato suddivide le imprese farmaceutiche in cinque sottogruppi cluster: il primo comprendente Big Pharma e Multinazionali che racchiude le prime 50 società con un fatturato da un miliardo a 100 milioni di euro; il secondo dove appunto si colloca il gruppo Aurora Biofarma con un totale di 23 milioni di euro nell’anno 2019; a seguire gli ultimi tre cluster.

I dati, validi per la divisione Umana, non tengono inoltre conto dei fatturati delle linee Veterinaria e Food, altri punti di forza del gruppo Aurora Biofarma: 4,75 milioni il valore complessivo per l’anno appena trascorso.
In aggiunta a livello prospettico, filtrando le duemila società operative sul territorio italiano per il differente modello di business Aurora Biofarma si segnala, di fatto, già nel ranking delle prime 100 aziende farmaceutiche italiane.
«Si tratta di un risultato eccezionale per noi che certifica la bontà del lavoro fatto in questi anni – sono le parole l’Amministratore Delegato di Aurora Biofarma Nicola Di Trapani – Adesso ci aspetta una sfida impegnativa per questo 2020 data l’emergenza Covid-19 e stiamo riformulando i piani di business per puntare a confermare in parte i risultati dell’anno precedente e mantenere integra la struttura interna ed esterna all’azienda».
Tra le azioni messe in campo dall’azienda per limitare i danni da Coronavirus conclude Di Trapani «Puntiamo su un modello imprenditoriale flessibile ed un management prudente. Abbiamo previsto diversi scenari di medio e lungo termine, con l’obiettivo di tutelare le persone che lavorano a vario titolo per la società e le aziende di filiera collegate».

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