L’intelligenza artificiale e le tecnologie digitali stanno trasformando la quotidianità nei cantieri, nelle fabbriche e negli uffici di tutto il mondo offrendo vantaggi a milioni di professionisti e professioniste.
Secondo uno studio del Fondo Monetario Internazionale, il 60% delle persone che integreranno l’impiego di IA e robotica nelle proprie mansioni avrà un impatto positivo su produttività, soddisfazione personale e sicurezza sul lavoro. È in questo clima di cambiamento che nasce “Aurora – Sustainable Augmented Products for Sports and Safety”, il progetto destinato allo sviluppo di attrezzature wearable intelligenti per lavoratori e sportivi, promosso dall’Università degli Studi di Napoli Federico II all’interno di MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, Partenariato Esteso finanziato dal MUR con fondi PNRR.
Tessuti ingegnerizzati e schiume avanzate, dispositivi aumentati e sensori integrati in caschi di protezione e abiti da lavoro, esoscheletri di supporto per i professionisti e superfici smart per campi sportivi: la linea di equipaggiamenti generati dall’attività di ricerca “Aurora” ha l’obiettivo di rendere più efficace la gestione della salute e della sicurezza sul lavoro, riducendo il rischio di incidenti, e offrire maggiore comfort e protezione attiva a operatori sul campo e atleti, con effetto sul loro benessere e sulle loro prestazioni.
Tutti i prodotti sono progettati per essere durevoli, flessibili, leggeri e biocompatibili; si adattano alle caratteristiche fisiologiche e morfologiche degli utenti per soddisfare al meglio le loro necessità. Tali tessuti sono anche funzionali per gli atleti che vogliono monitorare e migliorare le proprie performance sportive.
“Lo sviluppo di indossabili ecosostenibili in Italia potrà permettere al Made in Italy di offrire prodotti innovativi più sostenibili senza dipendere da produttori esteri. Oltre alla sicurezza sul lavoro, gli indossabili aumentati sono utili per seguire nei percorsi di allenamento non soltanto atleti di élite ma anche atleti con disabilità. In generale offrono informazioni utili per migliorare il benessere e la salute durante un’attività lavorativa o nel compimento di un gesto atletico”, commentano Antonio Lanzotti (nella foto) e Teodorico Caporaso, Responsabili Scientifici di “Aurora”.
La squadra di 40 ricercatori impegnata nella sperimentazione di “Aurora” realizza esclusivamente prodotti riciclabili e riutilizzabili grazie a un metodo che fin dalle prime fasi di progettazione si concentra su aspetti come performance nel tempo, durevolezza, affidabilità, e riparabilità dei materiali. Al centro della loro missione c’è la sostenibilità, con un forte focus sulla circolarità degli oggetti e sull’efficienza nella gestione dei rifiuti. Per questo motivo, i ricercatori di “Aurora” sviluppano tecnologie avanzate, come le funzionalità IoT, per garantire che le componenti elettroniche possano essere separate dai tessuti durante il processo di smaltimento.
Il progetto, proposto da Antonio Lanzotti e Teodorico Caporaso, Università degli Studi di Napoli Federico II, nello spoke 4, coordinato da Domenico Caputo, è iniziato nel marzo 2023 e si concluderà a dicembre 2025. Prevede la collaborazione di prestigiosi partner come il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Brescia, l’Università degli Studi di Bergamo e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“I risultati delle ricerche del progetto Aurora non solo possono generare benefici sociali, ma rappresentano anche un’opportunità strategica per stimolare la crescita economica nel settore delle tecnologie sostenibili. Favorendo l’adozione di materiali e soluzioni eco-compatibili, il progetto può contribuire a rafforzare la competitività industriale e a supportare la transizione verso un futuro più sicuro ed efficiente”, dichiara Domenico Caputo, Coordinatore dello Spoke 4.