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Esistono condizioni cliniche la cui diagnosi e trattamento costituiscono una vera sfida per i medici, in bilico tra la necessità di evitare conseguenze gravi, come l’ictus ischemico acuto, e quella di non creare “falsi malati” e conseguenti trattamenti eccessivi.
È il caso del Forame Ovale Pervio e delle sue complicanze: un’anomalia fisica che per un’intera giornata terrà impegnati i massimi esperti radiologi interventisti, medici e chirurghi di settore, per mettere a confronto le esperienze multidisciplinari sul problema e raggiungere uno stato dell’arte il più possibile condiviso sul percorso diagnostico e terapeutico.
Il FOP è un’anomalia cardiaca in cui l’atrio destro del cuore comunica con quello sinistro a causa di una chiusura anatomica imperfetta, verificatasi nel primo anno di vita, quando la condizione di comunicazione dei due atri, normale nello stadio fetale, permane dopo la nascita, mettendo il cuore a rischio di passaggio del sangue da un atrio all’altro.
Questa anomalia di per sé non è patologica, ma può essere concausa di ictus cerebrale, costituendo un passaggio per coaguli di sangue, che si formano normalmente nel sistema venoso, o per bolle d’aria che si formano durante la decompressione dopo le immersioni subacquee, e che senza il filtro anatomico possono raggiungere il sistema arterioso con gravissimi danni.
Nel corso-congresso “Aorta toraco-addominale e dintorni”, organizzato dalla Neuroradiologia del San Giovanni Bosco (Direttore Scientifico Dott. Giacomo Paolo Vaudano, Segreteria Scientifica Dott. Simone Comelli) allo Starhotel Majestic di Torino il 12 e 13 febbraio 2018, verranno messe a confronto le esperienze nel campo della Neurologia, della Cardiologia, della Medicina dello Sport fino ad arrivare alla Medicina Subacquea, finalizzata a intento ricreativo e professionale.
La seconda giornata del convegno verte sulla diagnosi e il trattamento delle patologie complesse dell’aorta toracica e toraco-addominale, come la patologia aortica dissecativa e l’aneurisma aortico del distretto toraco-addominale: focus su diagnostica e opzioni terapeutiche, sul trattamento chirurgico ed endovascolare e sulle tecniche di imaging più indicate nel follow up dei pazienti post-trattamento.
In sede congressuale verrà proposto un video di sensibilizzazione sulla diffusione della patologia ictale acuta, con Bruno Gambarotta, noto giornalista, presentatore e divulgatore anche scientifico, “testimonial”.
Realizzato dall’Ospedale San Giovanni Bosco della ASL Città di Torino, che ne farà dono all’Associazione Alice, Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale, a scopo di divulgazione e prevenzione, il video è un messaggio di speranza degli specialisti dell’Emergenza, che quotidianamente lottano per la vita contro il tempo: dodici minuti per far sapere a tutti, addetti ai lavori e pubblico, che l’ictus ischemico è curabile.

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