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E’ stata la sala operatoria di Ortopedia dell’Ospedale di Luino ad aver ospitato un intervento di raffinata tecnica chirurgica ed eccezionale rarità nel panorama internazionale. Si tratta di un’operazione di riduzione e sintesi con viti per una frattura del capitulum humeri del gomito sinistro in una paziente trentenne che aveva subito una brutta caduta. La particolarità di questo intervento sta nel fatto che è stato eseguito interamente in artroscopica, quindi totalmente mininvasivo, con solamente quattro portali artroscopici puntiformi. Normalmente, infatti, questo tipo di fratture viene trattato con tecnica open, cioè con un’incisione laterale rispetto al gomito. In questo caso, invece, grazie ad una competenza iperspecialistica maturata negli anni dal Dott. Elia Paiusco, Direttore dell’Ortopedia di Luino, e alla collaborazione degli specializzandi della Scuole di Specializzazione in Ortopedia dell’Università dell’Insubria di Varese, diretta dal Prof. Michele Francesco Surace, si è deciso di affrontare l’intervento con la tecnica artroscopica.

“L’artroscopia di gomito è una metodica ultraspecialistica che in pochi centri ortopedici si esegue – spiega il Dott. Paiusco – Richiede infatti una curva di apprendimento particolarmente ampia. A Luino però la pratichiamo già da qualche anno. Per l’intervento in questione, preciso che la frattura del capitulum humeri rappresenta solo l’uno per cento delle fratture del gomito e i casi trattati in artroscopia descritti nella letteratura internazionale sono solo una ventina”. I vantaggi che l’artroscopia offre al paziente però sono evidenti: riduzione del dolore post operatorio e più rapida ripresa funzionale. “Basti pensare che questa donna, operata la settimana scorsa – conclude Paiusco – è rimasta ricoverata solo per una notte. Già 12 ore dopo l’intervento, la mobilità del gomito operato era completa”. 

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