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È “The book of vision”, il film diretto da Carlo S. Hintermann con la produzione esecutiva di Terrence Malick ad aprire la Settimana Internazionale della Critica a Venezia.

ll film è una produzione Citrullo International con un cast internazionale: Charles Dance, attore inglese star della serie TV Game of Thrones, Lotte Verbeek, molto nota al mondo delle serie TV, Sverrir Gudnason protagonista di Borg McEnroe, Isolda Dychauk e Filippo Nigro.

Una produzione prestigiosa, attesa dalla critica internazionale, che ospita oltre al sistema robotico da Vinci altri devices medicali all’avanguardia: soluzioni innovative destinate all’applicazione nei settori della chirurgia mininvasiva e delle neuroscienze, introdotte da ab medica – azienda italiana leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, nonché punto di riferimento per la robotica chirurgica in Italia.

“Siamo orgogliosi di avere preso parte, attraverso le nostre tecnologie e le nostre persone che per l’occasione si sono affiancate in scena ai grandi attori di questo cast internazionale, a The book of vision” commenta Francesca Cerruti, Direttore Generale di ab medica. “La trama del film, che potremmo sintetizzare come un inesauribile viaggio nella storia della medicina e della cura, sottolinea l’importanza del rapporto – oggi come nel ‘700 – tra medico e paziente. Le tecnologie più moderne e all’avanguardia, qual è tra gli altri il robot da Vinci, hanno l’obiettivo di conciliare l’efficacia e la precisione, senza compromettere il dialogo e l’ascolto che alimentano la relazione profonda tra medico e paziente. Solo da questa perfetta e bilanciata simbiosi tra tecnologia e umanità è possibile offrire la miglior qualità di vita e di cura alla persona”.

Aggiunge Carlo S. Hintermann “Sono estremamente felice che dopo la partecipazione di ab medica al mio film documentario The Dark Side of the Sun, si sia rinnovata la partnership anche per questo progetto. Lo spirito di ricerca che anima questa realtà ha un tratto profondamente visionario che l’ha portata a creare e distribuire prodotti all’avanguardia. Per me è stata quindi innanzitutto una grande opportunità poter filmare, guidato dai professionisti di ab medica che ogni giorno lavorano a fianco di medici e pazienti, alcune loro tecnologie che rappresentano il futuro della medicina, mettendole in rapporto al cuore antico del prendersi cura dei propri pazienti raccontato nel film”.

The Book of Vision è un viaggio attraverso il passato e il presente, la vita e la morte, il dolore più profondo e l’amore incondizionato. Eva, una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della Storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato. Johan Anmuth è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1.800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.

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