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Dall’8° marzo 2022, Renata Brigatti ricoprirà l’incarico di Direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl Novara.

Da sempre vive nel territorio novarese e da 24 anni lavora presso l’Asl Novara in cui ha ricoperto il ruolo di Dirigente Medico di Psichiatria e successivamente dal 2002 di Neuropsichiatria Infantile. Dal 2017 al 2018 e dal 2020 ad oggi ha assunto l’incarico di Direttore facente funzione della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile e ricopre l’incarico di alta specializzazione in Psicopatologia dell’adolescenza.

Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Torino dove ha conseguito le specializzazione in Neuropsichiatria Infantile.

Ha iniziato nel 1997 la carriera professionale con l’incarico di specialista ambulatoriale di Neuropsichiatria Infantile nell’Asl TO5 e successivamente come Dirigente medico di Neuropsichiatria Infantile presso l’ASL VCO.

Ha approfondito le conoscenze con training di formazione alla psicoterapia individuale, formazione EMDR ha conseguito il master in elettroencefalografia pediatrica, il corso di alta formazione – analisi del comportamento applicata al disturbo dello spettro autistico e di Psicodinamica dei gruppi terapeutici, formativi, istituzionali. Ha partecipato a numerosi corsi, congressi, convegni e seminari anche in veste di relatore.

<Credo molto nel lavoro in rete, sia all’interno del nostro Servizio, sia con gli altri Servizi e il Terzo settore. Sono certa, con la collaborazione della nostra équipe, che è professionalmente valida e preparata, di poter affrontare le future sfide professionali per fornire un servizio sempre migliore ai nostri pazienti in termini di accoglienza, attenzione ed efficienza> – afferma Renata Brigatti.

<Auguro un buon lavoro alla dott.ssa Brigatti per il Suo nuovo incarico di Direttore della S.C. di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl di Novara – afferma il Direttore Generale dell’Asl NO Angelo Penna – La professionalità e la competenza che l’hanno contraddistinta negli anni rappresenta un “quid” aggiuntivo per migliorare sempre più l’offerta di servizi sul territorio che si occupano dei disturbi psichiatrici e neurologici dell’infanzia e dell’adolescenza, sia in termini qualitativi che quantitativi, garantendo una risposta ai bisogni espressi da quella fascia di popolazione della nostra provincia “più fragile” e alle famiglie >.