Presentato il mandato delle Direttrici Generali Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
A seguito del rinnovamento dei vertici istituzionali della Regione Emilia-Romagna e della scadenza dei Commissari Straordinari prorogati, il cui mandato è terminato il 30 giugno scorso, per la sanità ferrarese, sono state designate dal 1° luglio scorso, Monica Calamai, Direttore Generale per l’Azienda USL e Paola Bardasi, Direttore Generale con funzioni di Commissario per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
La Direttrice Generale dell’Azienda Usl e la Direttrice Generale con funzioni di Commissario dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara, si sono incontrate questa mattina con i giornalisti della stampa locale, nella sede dell’Azienda USL di via Cassoli a Ferrara, per rispondere alle tante domande già pronte in occasione del loro arrivo il 1° luglio. Un incontro che ha dato l’opportunità di porre l’attenzione sui diversi obiettivi di mandato delle dure direttrici, primo tra tutti, che fa da cornice “l’integrazione delle due aziende”.
“Voglio prima di tutto ringraziare – ha esordito Paola Bardasi, Commissario OSPFE – chi mi ha preceduto e cioè il dott. Carradori, per il lavoro svolto. Quanto è stato realizzato fino a questo momento diventa il punto di partenza del nostro mandato. Voglio inoltre ringraziare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale alla Sanità e il Rettore che mi hanno chiamata per questo incarico così prestigioso.
Il focus è certamente l’integrazione. Tra gli obiettivi nel mio mandato, da perseguire in sinergia con l’Azienda Territoriale, la realizzazione del modello “Hub & Spoke” e il ripristino delle attività ambulatoriali e di sala operatoria.
Altri temi rilevanti, su cui l’Azienda Ospedaliero-Universitaria sarà impegnata è la telemedicina e il teleconsulto. Con il Covid si è visto che la sanità deve essere ripensata con nuovi approcci, su cui si stava già lavorando, ma ora diventano ancor più importanti. Fondamentale area di presidio è la sicurezza dei lavoratori della nostra Azienda”.
Monica Calamai, direttrice dell’Azienda USL , prosegue “Rispetto agli obiettivi di mandato, anche per l’Azienda USL allo stesso modo si partirà da una situazione già chiara, con basi già consolidate anche con l’accordo quadro. Non può non esserci, quindi, un ringraziamento per il buon e ottimo lavoro fatto dalle precedenti direzioni guidate dai direttori Generali Vagnini e Carradori. Nel settore sanità nessuno fa niente da solo, esiste un lavoro di squadra e le sinergie devono essere assolutamente costanti per poter dare buoni servizi ai cittadini. E questo è il nostro compito. Ringrazio il Presidente Bonaccini per le valutazioni che ha fatto per me e tutti gli interlocutori Istituzionali della provincia per l’accoglienza. E’ un onore lavorare in questa Regione. Una Regione tra le più avanzate con caratteristiche che la rendono unica.
Il nostro obiettivo, che fa anche da cornice, è “ l’integrazione”, non dimentichiamo, quindi, che tutti gli obiettivi del nostro mandato, come le azioni sulla specialistica, il riordino dell’assistenza ospedaliera, il consolidamento delle cure primarie e tutti gli altri, non posso essere disgiunti. Tutti gli obiettivi sono in quest’ottica, perciò è difficile dire qual’é il più importante. Un punto però a cui tengo ed è ciò che ha messo in evidenza il Covid, oltre alla centralità della sanità pubblica, lo stato di benessere e di necessaria relazione con i professionisti della sanità.
Il personale sanitario si è dimostrato fondamentale per la gestione di questa emergenza e in ogni momento, anche in condizioni ordinarie, è importate si senta parte di un progetto. Questo passa da un adeguato livello relazionale e di benessere organizzativo”.
Tra gli obiettivi raggiunti dalle precedenti Direzioni, nell’ottica di realizzare un’integrazione operativa tra AUSL, AOSP e Università, alcuni importanti punti che diventano, ora, la base di partenza per riprendere il percorso: la costituzione di Dipartimenti Interaziendali ad Attività Integrata, come emergenza, medico oncologico/medico specialistica, neuroscienze/riabilitazione, chirurgica, chirurgie specialistiche, materno infantile, radiologia e biotecnologie. Oltre all’identificazione di snodi e percorsi di integrazione per la continuità dell’assistenza, come l’istituzione delle centrali di dimissione e continuità assistenziali. Le reti cliniche secondo il modello Hub and Spoke, principalmente la rete urologica e la rete locale delle cure palliative e i PDTA interaziendali, come per es. il percorso diagnostico terapeutico per l’assistenza a donne con tumore al seno, per il carcinoma polmonare, lo scompenso cardiaco, broncopatia cronica ostruttiva. Vi è poi l’integrazione con Università di Ferrara diventata parte integrante del collegio strategico provinciale e della CTSS, quindi parte attiva della programmazione sanitaria provinciale.
Ora la sfida più grande, per le nuove Direzioni sarà quella di rafforzare sempre più l’integrazione per avviare un percorso di integrazione fra le due Aziende sanitarie ferraresi.
Per raggiungere questo obiettivo, il primo passo sarà la costituzione di un gruppo di lavoro permanete, costituito da professionalità Sanitarie e Amministrative. Questo gruppo dovrà avere funzioni di progettazione ed operatività secondo un preciso crono programma.
Tutto il lavoro svolto sarà oggetto di monitoraggio e verifiche periodiche in modo da permettere a chiunque – cittadini e amministratori locali – di avere consapevolezza delle azioni messe in campo.
Già da alcuni giorni sono iniziate le visite alle Strutture sanitarie presenti sul territorio provinciale per conoscere i professionisti che vi operano e per comprendere le caratteristiche di ciascuna struttura e la stessa organizzazione dei servizi. La complessità del territorio, che deriva anche dalla grande estensione – pari a 2.635 kmq con una popolazione complessiva di 346.563 abitanti, e le diverse strutture sanitarie presenti, con le loro specificità, vanno viste e studiate direttamente sul posto.