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L’asportazione dell’utero ed eventualmente delle ovaie e delle tube è un intervento chirurgico invasivo, sia da punto di vista fisico che psicologico, e si prende in considerazione in assenza di alternative praticabili. Ma l’evoluzione delle tecniche tende a ridurre al minimo l’impatto di questo intervento: già la procedura laparoscopica consente ai chirurghi di operare attraversi piccoli fori praticati sulla parete addominale ed ora la tecnica chirurgica adottata dalla struttura di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, permette di eseguire interventi endoscopici senza incisioni addominali ma sfruttando accessi naturali.

Sviluppata principalmente in Belgio dal dott. Jan Baekelandt, la tecnica consente di intervenire su organi pelvici come utero e ovaie con approccio endoscopico mediante una sola incisione eseguita sul fondo vaginale.

In Azienda Ospedaliero-Universitaria è stata studiata e adottata dai professionisti del reparto diretto dal prof. Tullio Ghi ed è già stata praticata dal dott. Maurizio Di Serio che ha eseguito con successo dodici interventi chirurgici in meno di due mesi, tra cui quattro istero-annessiectomie, sette interventi di asportazione delle ovaie e un intervento in urgenza per emoperitoneo da gravidanza extrauterina.

La tecnica vNOTES, inoltre, è particolarmente indicata per eseguire l’asportazione di uteri di notevoli dimensioni che non sarebbe possibile con la tecnica vaginale tradizionale.

“L’approccio chirurgico vaginale agli organi pelvici – spiega Maurizio Di Serio – ha una lunga tradizione e rappresenta la via di scelta per diversi interventi ginecologici. Tuttavia, data la ristrettezza del campo, i limiti più importanti sono rappresentati dalla scarsa visione quando si lavora su strutture profonde. La creazione di questo sistema combinato, vaginale-endoscopico, consente di superare ampiamente questi limiti, unendo i benefici della chirurgia vaginale con quelli della moderna laparoscopia, ottenendo degenze più brevi e un recupero decisamente più veloce”.

“L’assenza di incisioni addominali – sottolinea Maurizio Di Serio – oltre al vantaggio estetico, riduce al minimo il dolore post-operatorio consentendo in alcuni casi anche la dimissione della paziente in giornata”.

 “Questo approccio – ribadisce Tullio Ghi – consente inoltre di eseguire i principali interventi ginecologici, minimizzando il rischio di complicanze chirurgiche. Attualmente pochi centri in Italia sono specializzati nell’utilizzo di questa tecnica per la chirurgia ginecologica. Riteniamo che la vNOTES rappresenti un importante avanzamento nell’approccio chirurgico mini-invasivo in ginecologia e un’opportunità di cura per le pazienti con la riduzione del dolore e dell’ospedalizzazione”.