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Supporto, vicinanza, condivisione: sono le tre parole chiave della campagna di informazione e sensibilizzazione sul tumore del rene “Fianco a Fianco”, lanciata da MSD Italia con il patrocinio della Società Italiana di Urologia – SIU e dell’Associazione Nazionale Tumore del Rene – A.N.TU.RE. Obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere pazienti e caregiver nell’affrontare la diagnosi e il conseguente percorso di cura, cercando di costruire attorno a loro una rete di supporto grazie alla quale possano trovare fiducia e conforto.

La campagna vede la realizzazione del primo portale informativo interamente dedicato al carcinoma renale, tumoredelrene.it, in cui è possibile trovare informazioni sulla patologia complete, accurate e di alto valore scientifico grazie anche alla collaborazione con i partner del progetto. Numerosi i contenuti e gli approfondimenti su fattori di rischio, sintomi, diagnosi precoce ma anche su opportunità terapeutiche e la gestione quotidiana della patologia.

“Fianco a Fianco” vedrà anche un’intensa campagna social su Facebook e Instagram con l’obiettivo di favorire il dialogo sul tema della neoplasia del rene e soprattutto di mettere a disposizione del pubblico informazioni utili sulla malattia per aumentarne la conoscenza grazie al grande potere di diffusione dei social network.

“Abbiamo aderito immediatamente alla campagna “Fianco a Fianco” – commenta Tonia Cinquegrana, Presidente ANTURE – perché l’informazione specifica su questa patologia è molto difficile da reperire. Quando i pazienti ricevono la diagnosi fanno fatica ad orientarsi e a trovare un confronto con chi ha già vissuto questa esperienza. La condivisione invece è molto utile, dà coraggio e fornisce indicazioni concrete su come affrontare il percorso terapeutico e il cambiamento di vita che si prospetta”.

In Italia il carcinoma renale colpisce 144mila persone, con un’incidenza stimata nel 2022 pari a circa 12.600 nuovi casi, di cui 7.800 uomini e 4.800 donne. Poiché spesso i sintomi della malattia rimangono silenti, oltre la metà delle diagnosi avviene in maniera casuale, durante accertamenti, di solito ecografici, svolti per altri motivi.

Nel 55% dei pazienti la diagnosi del tumore avviene quando è ancora localizzato nel rene determinando un alto tasso di sopravvivenza globale. La diagnosi tempestiva è un’arma essenziale per aggredire in modo efficace la malattia e avere una prognosi più favorevole: oltre il 50% dei pazienti diagnosticati in fase precoce guarisce.

Nel 25-30% dei casi, purtroppo, la malattia viene invece diagnosticata già in fase avanzata o metastatica e richiede un appropriato approccio terapeutico.

Nel caso di sospetto di tumore del rene, fra gli specialisti di riferimento a cui rivolgersi vi è l’urologo, che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che colpiscono l’apparato urinario, il radiologo, che effettua gli esami di imaging biomedico richiesti, fra cui ecografie e Tac, e l’oncologo, il medico che si occupa della diagnosi e del trattamento dei tumori3

“Dal punto di vista terapeutico – afferma il Prof. Giuseppe Carrieri, Presidente SIU – il tumore del rene localizzato viene trattato dall’urologo con la chirurgia, asportando l’intero rene oppure parte di esso se sono presenti neoplasie di piccole dimensioni. In caso di tumore renale metastatico, i trattamenti chemioterapici sono poco efficaci e quindi gli oncologi utilizzano le terapie a bersaglio molecolare e l’immunoterapia, che aiutano a fermare la crescita della neoplasia o la sua diffusione in altri organi”.

Nella lotta al tumore al rene è importante individuare i fattori di rischio perché evitarli è l’unico modo di fare prevenzione: il fumo di sigaretta rappresenta il più importante e il suo impatto è proporzionale al numero di sigarette fumate ogni giorno e al numero di anni di esposizione. Seguono l’obesità e l’ipertensione arteriosa.

La nostra Azienda è impegnata da molti anni nel campo dell’oncologia – afferma Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratrice Delegata MSD Italia – e porta avanti una visione avanzata e olistica nell’approccio ai tumori, lavorando non solo sulla ricerca scientifica di nuovi trattamenti terapeutici, ma anche sulla prevenzione e sulla corretta informazione. Una missione, la nostra, che viene portata avanti ogni giorno grazie a un ambiente lavorativo nel quale la diversità e l’inclusione sono parte integrante del modo in cui operiamo. Proprio a questi valori ci siamo ispirati nel pensare, insieme alla SIU e ad ANTURE, alla campagna “Fianco a Fianco” che, oltre a garantire un’informazione accurata, contribuisce a promuovere una cultura di reale inclusività”.