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Secondo il rapporto dell’associazione MedTech Europe, nel 2018 il surplus irlandese di esportazioni nel settore è stato il più alto d’Europa. La Germania con 83 milioni di abitanti, nel 2018 totalizza 9,3 miliardi di euro nella bilancia commerciale del MedTech. L’Irlanda, con meno di 5 milioni di abitanti, la supera con 9,5 miliardi di euro e distacca la Svizzera, piazzata al 3° posto con un saldo positivo di 5,7 miliardi. L’Italia è fanalino di coda con un saldo negativo di 1,9 miliardi di euro.

La classifica è stata stilata dall’associazione MedTech Europe che rappresenta le industrie europee del settore dei medical device. Il report annuale offre agli stakeholder internazionali la fotografia economica del settore dei medical device e dei test in vitro. Negli ospedali e a casa, ogni giorno la salute è migliorata e tutelata grazie a 500mila dispositivi medici diversi con una spesa media di 225 euro all’anno per cittadino europeo.

Con 120 miliardi di euro, il 27% del globale, l’Europa è il principale mercato per i medical device dopo gli Stati Uniti. La bilancia commerciale del Vecchio Continente è positiva grazie all’export soprattutto in Nord America e Cina.

Il settore è fortemente innovativo, il secondo per numero di brevetti concessi nel 2019 dall’European Patent Office: circa 14 mila, in aumento rispetto all’anno precedete. Il 39% è stato depositato da Paesi europei e il 40% dagli Stati Uniti. Il ritmo innovativo è incalzante. Il ciclo di vita di un prodotto, infatti, è di soli 18-24 mesi prima di essere superato da una versione più aggiornata.

Proprio l’innovazione è il motore del successo irlandese. Considerata uno dei primi 5 hub del MedTech del mondo, l’Irlanda è il Paese più innovativo dell’Unione Europea. Il 60% delle aziende MedTech hanno R&D al loro interno.

L’Irlanda esporta 11,6 miliardi di euro in oltre 100 Paesi ed è leader in molti prodotti. L’80% degli stent cardiovascolari impiantati nel mondo è prodotto in Irlanda. Un malato di diabete su 4 utilizza dispositivi made in Ireland. Sempre l’isola garantisce un terzo della fornitura globale di lenti a contatto e ben il 50% dei ventilatori installati nelle terapie intensive degli ospedali in ogni continente.

Durante la pandemia, l’Irlanda si è rivelata il 6° Paese al mondo più attivo per soluzioni innovative contro il Covid-19, secondo la classifica realizzata da StartupBlink. Grazie alle imprese supportate da Enterprise Ireland, l’ente governativo per il trade e l’innovazione, 1° VC d’Europa e 2° al mondo, l’Irlanda è tra i Paesi che stanno offrendo il maggior numero di soluzioni innovative anche per ridurre l’impatto del Covid-19.

Il successo dell’Irlanda riflette la prontezza di reazione delle imprese. A partire dall’11 marzo, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia, oltre un centinaio di aziende supportate da Enterprise Ireland ha risposto con progetti innovativi all’emergenza. Flessibilità e rapidità sono le caratteristiche che hanno permesso di portare soluzioni sul mercato in tempi brevissimi. Sui 36 progetti per la cura e la prevenzione del Covid-19, finanziati con 166 miliardi di euro dalla Commissione Europea, ben 5 sono irlandesi. Le imprese irlandesi offrono un vantaggio competitivo anche alle aziende italiane portando innovazione e internazionalizzazione. A Milano, come negli altri 40 uffici sparsi per il mondo, Enterprise Ireland favorisce contatti e partnership.

In tutta Europa, il settore impiega direttamente 730mila addetti, quasi un terzo solo in Germania. Ma è l’Irlanda il Paese con la più alta occupazione nel MedTech in rapporto alla popolazione: 83 su 10 mila abitanti, seguita dalla Svizzera con 69. Con 40mila addetti altamente specializzati, poco più della metà di quelli italiani, l’Irlanda registra il triplo delle esportazioni totalizzate dall’Italia nel MedTech.

Nel vecchio continente si contano 32 mila aziende, di cui il 95% sono PMI, la maggior parte con meno di 50 addetti. L’Irlanda vanta un ecosistema che include oltre 300 imprese: due terzi sono piccole e medie aziende 100% irlandesi che si affiancano alle multinazionali. Ben 18 dei 25 leader mondiali sono insediati in Irlanda, comprese Boston Scientific, Abbott e Johnson & Johnson.

Una nuova generazione di aziende, giovane e dinamica, sperimenta innovative tecnologie medicali in grado di soddisfare le esigenze dei leader di mercato e dei partner a livello globale: dalla diagnostica alla digital health, dalla produzione di componentistica alla tecnologia consumer.

Enterprise Ireland è in prima linea nel supportare la crescita delle imprese che possono contare su un network di una trentina di prestigiosi centri per la ricerca, l’industrializzazione e l’avvio sul mercato delle soluzioni brevettate. Tra i principali poli innovativi ci sono Bioinnovative, il centro di ricerca dedicato all’innovazione nel MedTech; Health Innovation Hub, dove imprese e sistema sanitario nazionale lavorano insieme per migliorare la salute dei pazienti; Irish Manufacturing Research, per accelerare la produzione del prodotto finito sfruttando intelligenza artificiale e stampanti 3D.