Le malattie infettive oggi: un convegno il 12 settembre all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo
Le epidemie vecchie e nuove, dall’Aids ad Ebola, dall’influenza aviaria a quella suina fino ai virus epatitici, il problema delle resistenze e il ritorno di patologie “storiche” mantengono alta l’attenzione sulle malattie infettive e le problematiche ad esse correlate. Il convegno “Le malattie infettive oggi”, che si svolgerà il 12 settembre all’auditorium dell’ospedale Sant’Anna, a San Fermo, sarà l’occasione per concentrarsi su alcuni temi infettivologici, in particolare nell’ambito internistico. I lavori – rivolti ad un massimo di 180 partecipanti – vedono la presenza, tra gli altri, di Massimo Galli, presidente di SIMIT, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, nonché ordinario di malattie infettive alla Statale di Milano e direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” di Milano. “Le epidemie hanno da sempre accompagnato la vita dell’uomo – osserva Luigi Pusterla, presidente del convegno e primario della Uoc Malattie infettive dell’Asst Lariana – Oggi abbiamo l’obbligo di prestare sempre più attenzione alle malattie infettive per una diagnosi precoce e per un uso congruo ed oculato degli antibiotici. Siamo “invasi” da batteri che hanno sviluppato resistenza ai medicinali e spesso ci troviamo ad avere le armi spuntate”. Il rapporto tra malattie infettive e pneumologia, oncologia e geriatria sarà il tema che sarà affrontato nel corso della prima parte del convegno. “Un’occasione di confronto e di lavoro comune – sottolinea Pusterla – per affrontare in modo interdisciplinare alcune situazioni cliniche che coinvolgono in modo significativo e continuo la competenza infettivologica”. Nel pomeriggio gli interventi riprenderanno con il piano vaccinale di Regione Lombardia, epidemiologia e terapia dell’epatite da HCV. “Dal dicembre 2014 per l’epatite C abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione – prosegue Pusterla – prima avevamo a disposizione farmaci gravati da molteplici effetti collaterali con trattamenti di lunga durata e risposta terapeutica spesso deludente, attualmente bastano due mesi di cura con farmaci praticamente scevri di effetti collaterali e una risposta terapeutica che si avvicina al 100%”. Gli interventi dei relatori tratteranno anche la gestione dell’infezione da HIV, che sta avanzando con risposte terapeutiche sopra al 95%, e attenzione particolare verrà posta sulla terapia con regimi a due farmaci e alla profilassi pre-esposizione.
Una sessione sarà dedicata al problema epidemiologico e alla gestione delle infezioni da germi MDR e all’importanza del laboratorio per la diagnosi delle medesime. “La terapia antibiotica deve essere gestita in maniera congrua – ribadisce Pusterla – Molti studi evidenziano infatti l’uso scorretto di tale terapia in percentuali piuttosto elevate”.
E’ solo alla fine dell’Ottocento che la medicina è stata in grado di scoprire gli agenti eziologici delle principali malattie a carattere epidemico: virus, batteri e protozoi. Oltre a scoprirne le cause, la comunità scientifica è riuscita ad individuare come prevenire e curare molte di queste malattie. “Anche se ad oggi per numerose infezioni non esistono cure – conclude Pusterla – possiamo contare su un elevato numero di farmaci e vaccini sicuri ed efficaci, su una solida esperienza di collaborazione internazionale, su un’aumentata capacità di sorveglianza epidemiologica, su un numero maggiore di laboratori in grado di identificare le caratteristiche genetiche dei virus e le sensibilità dei batteri agli antibiotici e di diagnosticare le malattie”.