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Inaugurato al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena il centro diagnostico per indagini PET/TC, con la nuova strumentazione PET – Tomografia ad Emissione di Positroni. Si tratta di una delle tecniche diagnostiche di medicina nucleare più importanti in oncologia perchè fornisce precocemente informazioni funzionali grazie all’impiego di radiofarmaci simili ad alcuni costituenti dell’organismo. Le tecniche radiologiche, come l’ecografia, la TC, la RM, invece, forniscono informazioni anatomiche, basate su criteri dimensionali, morfologici e strutturali.
Il centro è stato inaugurato dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, insieme all’assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, alla presenza del presidente della Terza Commissione Sanità, Stefano Scaramelli, del rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati e del delegato alla sanità Ranuccio Nuti, della Direzione Aziendale dell’AOU Senese, formata dal direttore generale Pierluigi Tosi, direttore sanitario Joseph Polimeni, direttore amministrativo Giacomo Centini. Presenti anche le autorità tra cui il sindaco di Siena, Bruno Valentini e l’assessore comunale alla salute, Anna Ferretti, il volontariato, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e tanti professionisti del settore.
Il campo di applicazione principale della PET-TC è l’oncologia ma viene utilizzata anche in neurologia, cardiologia e infettivologia. “L’utilizzo diagnostico della PET in oncologia – aggiunge il medico nucleare Luca Burroni – è importante non solo per individuare il tessuto malato, ma anche per valutarne accuratamente l’estensione e per avere informazioni in tempo quasi reale sull’andamento di un trattamento: se le cellule malate consumano meno zucchero, infatti, significa che stanno morendo, quindi la persona sta rispondendo al trattamento. Con altre metodiche, invece, è necessario lasciar passare più tempo prima di valutare se la massa malata si sta o meno riducendo”. La PET-TC è poi molto utile anche in neurologia per la valutazione delle demenze, perché riesce a differenziare in maniera precoce, per esempio, una demenza di tipo Alzheimer o di altro tipo, mentre in cardiologia permette di valutare il flusso del cuore e di stabilire la vitalità di parti del suo tessuto. In infettivologia, infine, può essere di aiuto nella valutazione delle protesi ortopediche infette, nelle infezioni vertebrali, nelle protesi vascolari infette e nelle infezioni da devices cardiaci.

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