Sono state inaugurate, all’ospedale “Morgagni – Pierantoni” di Forlì, due nuove Gamma Camere ed una Risonanza Magnetica Nucleare dotata di intelligenza artificiale, acquisite con due milioni e trecentocinquantamila euro di fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Erano presenti alla cerimonia Gianluca Zattini, Sindaco di Forlì, Tiziano Carradori, Direttore Generale dell’Ausl Romagna, Mons. Livio Corazza, Vescovo di Forlì-Bertinoro, Giorgio Martelli, Direttore della Direzione Medica del Presidio Ospedaliero di Forlì, Stefano Sanniti, Direttore della UO Fisica Medica e Ingegneria Clinica di Ausl Romagna, Emanuela Giampalma, Direttrice del Dipartimento Diagnostica per Immagini di AUSL Romagna, Federica Matteucci, Direttrice della UO Medicina Nucleare di AUSL Romagna
I nuovi macchinari, che vanno a sostituire quelli precedentemente in uso, sono stati acquistati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito del programma aziendale di ammodernamento delle apparecchiature biomediche all’interno delle strutture sanitarie romagnole, per fornire risposte sempre più puntuali ai bisogni di salute della popolazione. L’installazione di queste nuove tecnologie rientra in un ampio programma di investimenti tecnologici, di oltre 16 milioni di euro, finanziato con i fondi del PNNR ed in corso da marzo 2023, per il rinnovo del parco tecnologico dell’Ausl della Romagna. In totale sono 33 le nuove apparecchiature per la diagnostica di precisione previste in tutti i presidi ospedalieri romagnoli, quindi nell’ambito di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini, in sostituzione di macchinari obsoleti, di cui è stata programmata la dismissione.

“Le due nuove apparecchiature che inauguriamo oggi – spiega la dottoressa Federica Matteucci – rappresentano un’importante innovazione tecnologica, poiché consentono di effettuare diagnosi sempre più accurate e precise, garantendo tempi di scansione ridotti e riducendo il disconforto per i pazienti.In particolare appaiono indispensabili nella definizione dei piani di trattamento nell’ambito della terapia delle lesioni epatiche poiché la possibilità di coniugare, in una sola acquisizione, le informazioni morfologiche fornite dalla TC con quelle funzionali date dalla gamma camera, consente di raggiungere la massima efficacia terapeutica sulla lesione, risparmiando i tessuti sani circostanti. Con l’installazione delle apparecchiature sono state rimodernate anche le due sale diagnostiche, ponendo particolare attenzione all’umanizzazione degli ambienti, con l’allestimento di nuove pareti decorate da paesaggi rilassanti e plafoniere a soffitto, che riproducono una visione realistica del cielo, allo scopo di creare spazi più accoglienti e piacevoli per i pazienti, durante la loro permanenza in reparto. Attualmente è in corso di attivazione anche la gara per la sostituzione della TC/PET dell’ospedale di Forlì”

L’UO di Medicina Nucleare della Romagna è un’unità operativa complessa, dislocata su più sedi: Cesena, Forlì e Faenza. Dispone di un organico di 11 medici, un coordinatore tecnico, 17 TSRM e 8 infermieri. E’ sede formativa per specializzandi in Medicina Nucleare dell’Università di Ferrara. Eroga prestazioni sia di medicina nucleare tradizionale che di PET/TC, utilizzando diversi tipi di tracciante in relazione alla patologia da studiare: in generale FDG nella stragrande parte della patologia oncologica, ma anche 18F-Colina nell’ambito dell’iperparatiroidismo, F-PSMA nel caso di tumori della prostata e traccianti per amiloide per la diagnosi precoce di Alzheimer.Inoltre è tuttora attivo, presso l’Ospedale degli Infermi di Faenza, un ambulatorio per la diagnostica ecografica di tiroide e paratiroide a cadenza bisettimanale a gestione dei Dirigenti Medici della SS. Più recentemente è stata implementata la nuova attività di radioembolizzazione intrarteriosa per il trattamento dei tumori epatici, in particolare dell’epatocarcinoma, in collaborazione con l’UO Radiologia e l’UO Fisica Sanitaria, oltre al coinvolgimento dei professionisti delle UU.OO. Chirurgia, Medicina Interna e Gastroenterologia.

“Le caratteristiche cliniche della nuova Risonanza Magnetica – spiega la prof.ssa Emanuela Giampalma – presentano un Campo magnetico di 1,5 Tesla, ideale per le tecniche avanzate di imaging RM su tutti i distretti anatomici: neurologico, addominale, toracico, cardiaco, senologico, muscoloscheletrico. Il gantry BIG-Bore, da 70 cm, massimizza il comfort del paziente e riduce il rumore durante l’acquisizione. La riduzione dei tempi di esecuzione degli esami con minore permanenza del paziente all’interno del gantry determina benefici per i pazienti che soffrono di ansia e claustrofobia. L’Intelligenza artificiale consente di migliorare il rapporto Segnale/Rumore fino al 60%, rendendo le immagini più nitide. Ottiene inoltre ottimi risultati nella visualizzazione delle lesioni traumatiche in tempi più brevi, lesioni artrosico-degenerative, lesioni infiammatorie, visualizzazione e caratterizzazione delle lesioni neoplastiche, valutazione quantitativa di steatosi ed emocromatosi epatica.“

L’Unità Operativa di Radiologia di Forlì ha una sede principale nell’ospedale di Forlì e tre sedi periferiche nella Casa della Comunità di Forlimpopoli, Casa della Comunità di Modigliana e Ospedale di Santa Sofia, attualmente sede di CAU. Da marzo 2024 è un’Unità Operativa a Direzione Universitaria e dispone di un organico di 24 medici, 48 TSRM, 14 infermieri e 4 OSS. Ha anche una convenzione con l’Università di Ferrara,in rete formativa, per specializzandi in Radiologia. Nel 2023 ha effettuato circa 160.000 indagini diagnostiche. Nell’ambito della radiologia interventistica, invece, l’attività della sala angiografia, svolta nel 2023 dai Radiologi interventisti, è stata di circa 1.700 procedure. A queste si aggiungono le attività svolte in collaborazione con chirurgia vascolare, urologia, pneumologia, nefrologia.