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Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposizione all’inquinamento atmosferico è causa di quasi 500.000 morti premature in Europa ogni anno, 6 milioni in tutto il mondo, e corrisponde alla quarta causa di malattia e morte nel mondo. Si stima che a causa dell’inquinamento la popolazione europea perda mediamente quasi un anno di vita. A livello mondiale, il 4,1% degli anni persi per malattia, disabilità o morte prematura sono da riferire alle malattie respiratorie croniche, in Italia tale percentuale si attesta al 3,7% e di questi ultimi il 75,5% sono dovuti alla Broncopneumopatia cronica ostruttiva, mentre il 15,8% all’asma bronchiale.

Una situazione allarmante ma ancora silente che richiede una presa di coscienza da parte delle istituzioni alle quali sono richieste scelte non più rinviabili e l’adozione di misure più stringenti in termini di riduzione dell’inquinamento e promozione di stili di vita più sani.  

Per accendere i riflettori su queste tematiche e incentivare una riflessione collettiva, torna Healthy Lungs for Life, la campagna di sensibilizzazione globale sull’importanza della salute dei polmoni, promossa da ELF in collaborazione con ERS. Un’edizione, quella di quest’anno, che vede protagonista la città di Milano con un calendario fitto di appuntamenti, da oggi e sino a mercoledì 13 settembre, presentato questa mattina in occasione della conferenza stampa, tenutasi in Fondazione Feltrinelli alla presenza del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, del Sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala e della Sen. Roberta Toffanin, esperto del Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica.

Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia, dichiara: “Regione Lombardia si è espressa sul tema della sostenibilità, con scelte che non cedessero all’ideologia green e fossero – tuttavia – rispettose della salute umana e del nostro tessuto economico. Negli ultimi 15 anni i risultati ottenuti nella nostra regione, grazie alle politiche attuate sono rilevanti: le concentrazioni di inquinanti si sono ridotte del 39% annuo per il PM10, del 40% per il PM2.5 e del 45% per il NO2. Non solo, l’Istituto dei Tumori di Milano è coordinatore di un primo programma nazionale della Rete Italiana Screening Polmonare (RISP) di screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore al polmone il cui obiettivo è quello di raggiungere una diagnosi precoce, del quale fa parte anche l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Infine crediamo fortemente in una sanità più partecipativa tanto che fiore all’occhiello della legge di riforma del sistema sanitario lombardo è il coinvolgimento delle associazioni di pazienti nella programmazione della sanità”.

Giuseppe Sala, Sindaco Comune di Milano e vicepresidente di C40, dichiara: “Oggi la grande sfida di Milano è migliorare la qualità dell’aria che si respira in città, per migliorare la salute e la vita dei cittadini: da un recente sondaggio commissionato da C40 emerge che questo è un tema che preoccupa i milanesi. Gli studi e la campagna di sensibilizzazione portati avanti da ERS e ELF hanno l’obiettivo di spiegare quale sia l’impatto sociale, sanitario, ma anche economico, dei danni provocati dall’aria cattiva e come questi possano essere prevenuti. Milano si è dotata di un regolamento dell’Aria e ha avviato una serie di politiche volte a ridurre le emissioni dannose, consapevole della sua collocazione geografica non favorevole al ricambio d’aria. Anche per questo abbiamo lavorato con le altre città europee affinché le aree svantaggiate dal punto di vista orografico e meteoclimatico, come la Pianura Padana, possano ottenere finanziamenti per interventi che abbiano una migliore qualità dell’aria come principale finalità”.

Sen. Roberta Toffanin, esperto del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, dichiara: “Il governo è impegnato ad affrontare in modo efficace, senza ideologie, il cambiamento climatico e il suo impatto sul territorio. Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e al 2050 si possono raggiungere solo con azioni complesse e integrate, coniugando gli obiettivi ambientali-climatici con quelli di crescita economica. In questa prospettiva, abbiamo inviato alla Commissione europea la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che delinea la strategia italiana per una transizione delle infrastrutture energetiche concreta, sostenibile e realizzabile”.

“L’inquinamento, il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile dovrebbero essere punti prioritari nell’agenda di tutti. Abbiamo scelto di mettere questi argomenti sotto i riflettori del congresso ERS di quest’anno per aumentare l’interesse per le questioni ambientali in Italia e in Europa, non solo per la comunità scientifica ma anche per i cittadini”, dichiara la prof.ssa Marisa Bonsignore, presidente del Congresso ERS.

Sensibilizzando l’opinione pubblica, coinvolgendo i decisori e presentando ricerche, studi e dati, ELF ed ERS mirano a raccogliere sostegno per le politiche che promuovono l’aria pulita, con particolare attenzione alla Direttiva UE sulla qualità dell’aria che sarà votata al Parlamento Europeo nei prossimi giorni, e sostenere pienamente le linee guida sui valori limite indicati dall’OMS in materia di aria pulita, proposta adottata dalla Commissione parlamentare europea per l’ambiente a giugno 2020.

“Dovremmo tutti preoccuparci dell’aria che respiriamo e lavorare insieme per cambiare le nostre abitudini, ma anche sostenere i nostri politici che promuovono politiche per proteggere la salute dei polmoni – ha dichiarato la prof.ssa Barbara Hoffman, ERS Advocacy Chair, University of Dusseldorf –. Il costo dell’inazione è immenso: ogni anno l’Europa deve far fronte a perdite per miliardi di euro dovute ai costi sanitari e alle assenze dal lavoro per malattie legate all’inquinamento atmosferico. Le linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria dovrebbero dunque essere lo standard verso il quale lavorare tutti”.

Si stima che se i livelli limite di inquinamento atmosferico nelle città europee fossero conformati alle linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si avrebbe un beneficio in termini di qualità della vita, misurabile, in alcuni casi, in quasi 2 anni di vita in più.

“Milano si trova in una delle zone più inquinate d’Europa, la Pianura Padana. La qualità dell’aria nella regione è migliorata in modo significativo nell’ultimo ventennio, ma siamo ben lontani dai valori raccomandati dall’OMS. Negli ultimi anni si sono compiuti pochi progressi ed è giunto il momento di agire in modo più radicale – dichiara il prof. Sergio Harari, presidente del Congresso ERS -. La consapevolezza e l’impegno al miglioramento sono ora essenziali, sia dal punto di vista pubblico che politico. In qualità di presidente, insieme alla prof.ssa Bonsignore, del più grande Congresso internazionale del mondo ospitato qui a Milano, pensiamo che la campagna Healthy Lungs for Life sia una fantastica opportunità per entrare in contatto con le persone della città e della regione, per aiutarle a comprendere meglio l’importanza della salute e il ruolo che l’inquinamento atmosferico può giocare nello sviluppo di patologie polmonari”.

La campagna Healthy Lungs for Life si inscrive a margine del congresso dell’ERS che vedrà la partecipazione di migliaia tra medici, personale sanitario e pazienti, per trattare tematiche nell’ambito della salute polmonare. Il programma offre simposi, sessioni poster, casi clinici, presentazioni orali e interviste ad esperti sull’argomento.

“L’ERS si impegna a garantire che i medici siano i maggiori sostenitori dell’aria pulita, poiché curano quotidianamente pazienti che potrebbero essere seriamente colpiti dall’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico”, dichiara Carlos Robalo Cordeiro, presidente ERS.

Nel corso del Congresso saranno presentati numerosi studi, ad esempio sull’impatto che l’inquinamento ha sulle donne in gravidanza e sulla possibilità che i nascituri, crescendo, sviluppino un rischio più elevato di asma e di malattie polmonari croniche ostruttive (BPCO), nonché un sistema immunitario più fragile. Inoltre verranno presentati dati interessanti su come la presenza di verde nelle città non solo sia in grado di contrastare l’inquinamento, ma anche di ridurre l’insorgenza di malattie respiratorie nei bambini durante la fase di crescita.

Gli studi presentati a Milano indagano la correlazione tra l’insorgenza di patologie respiratorie e polmonari e l’ambiente in cui i bambini crescono, lo stile di vita, l’allattamento al seno e il fumo di sigaretta, con l’obiettivo di comprendere i meccanismi che legano l’inquinamento dell’aria alla salute dei polmoni. Ma anche una panoramica sulle sfide che le malattie polmonari rappresentano, i nuovi approcci diagnostici e terapeutici e le prospettive future. Alcuni soggetti sono più sensibili di altri e l’obiettivo è quello di stimolare una riflessione su cosa è possibile fare, coinvolgendo istituzioni, stakeholder e popolazione, per ridurre tutti questi fattori che incidono sulla salute polmonare dei cittadini.