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G-Gravity apre le porte dei suoi spazi ai player che operano nel settore salute, seguendo un approccio one-health e fornendo un’area fisica dedita all’innovazione. Un ambiente condiviso atto a supportare concretamente l’incontro tra startup, aziende e partner per favorire la contaminazione di idee innovative.

Basato su una proposta collaborativa integrata e aperta, G-Gravity intende promuovere e incoraggiare l’accelerazione dei percorsi all’avanguardia offrendo uno spazio dedicato allo scambio e al confronto con i vari attori, sia nazionali che internazionali, dal forte carattere innovativo che gravitano nel settore health. L’hub, situato in Via Legnone, 4 a Milano, presenta una superficie di 1.000 metri quadri e si trova all’interno di uno storico edificio meneghino costruito negli anni 30 su un progetto del rinomato architetto Giò Ponti.

Il centro di innovazione risponde in modo preciso alle esigenze professionali degli ospiti ed è stato realizzato per facilitare esperienze lavorative corali. Non mancano, infatti, sale meeting e di co-design, spazi lounge e aree comuni oltre ai luoghi creati appositamente per ospitare eventi. Gli ambienti volti alla cooperazione sono diffusi e a libero accesso. La struttura è inoltre dotata di strumenti evoluti per la condivisione e la gestione anche da remoto di attività, tool digitali in piena evoluzione e in grado di privilegiare maggiormente l’incontro, soprattutto per le sessioni più generative.

L’architettura di G-Gravity è stata ideata per promuovere l’integrazione della community fisica con quella digitale denominata X-Know, dove gli innovatori di G-Gravity opereranno e svilupperanno idee, knowledge e iniziative in modalità collaborativa.

“Gli ambienti di G-Gravity sono stati studiati nei minimi dettagli non solo per fornire un luogo confortevole ai professionisti che ne usufruiranno, ma anche per realizzare concretamente la nostra visione sull’hub ibrido dove fisico e digitale convivono e si completano. – dichiara Roberta Gilardi (nella foto), CEO di G-Gravity – Da una parte, la componente digitale consente di creare una rete di connessione, generare uno scambio tra i contributor e facilitare l’accesso a risorse esterne, come partner, mentor internazionali e altri ecosistemi che gradualmente si stanno integrando nel modello G-Gravity. Dall’altra, lo spazio fisico rappresenta un punto di interconnessione capace di promuovere l’incontro e l’apprendimento informale, la generazione di idee e lo scambio empatico”.

In G-Gravity si potranno dunque organizzare eventi dedicati alla salute, creare nuove relazioni professionali grazie all’ampio network di startup, aziende e partner ed elaborare progettualità con workshop e contenuti semplicemente dividendo lo stesso spazio e necessità.

G-Gravity apre le porte dei suoi spazi ai player che operano nel settore salute, seguendo un approccio one-health e fornendo un’area fisica dedita all’innovazione. Un ambiente condiviso atto a supportare concretamente l’incontro tra startup, aziende e partner per favorire la contaminazione di idee innovative.

Basato su una proposta collaborativa integrata e aperta, G-Gravity intende promuovere e incoraggiare l’accelerazione dei percorsi all’avanguardia offrendo uno spazio dedicato allo scambio e al confronto con i vari attori, sia nazionali che internazionali, dal forte carattere innovativo che gravitano nel settore health. L’hub, situato in Via Legnone, 4 a Milano, presenta una superficie di 1.000 metri quadri e si trova all’interno di uno storico edificio meneghino costruito negli anni ’30 su un progetto del rinomato architetto Giò Ponti.

Il centro di innovazione risponde in modo preciso alle esigenze professionali degli ospiti ed è stato realizzato per facilitare esperienze lavorative corali. Non mancano, infatti, sale meeting e di co-design, spazi lounge e aree comuni oltre ai luoghi creati appositamente per ospitare eventi. Gli ambienti volti alla cooperazione sono diffusi e a libero accesso. La struttura è inoltre dotata di strumenti evoluti per la condivisione e la gestione anche da remoto di attività, tool digitali in piena evoluzione e in grado di privilegiare maggiormente l’incontro, soprattutto per le sessioni più generative.

L’architettura di G-Gravity è stata ideata per promuovere l’integrazione della community fisica con quella digitale denominata X-Know, dove gli innovatori di G-Gravity opereranno e svilupperanno idee, knowledge e iniziative in modalità collaborativa.

“Gli ambienti di G-Gravity sono stati studiati nei minimi dettagli non solo per fornire un luogo confortevole ai professionisti che ne usufruiranno, ma anche per realizzare concretamente la nostra visione sull’hub ibrido dove fisico e digitale convivono e si completano. – dichiara Roberta Gilardi, CEO di G-Gravity – Da una parte, la componente digitale consente di creare una rete di connessione, generare uno scambio tra i contributor e facilitare l’accesso a risorse esterne, come partner, mentor internazionali e altri ecosistemi che gradualmente si stanno integrando nel modello G-Gravity. Dall’altra, lo spazio fisico rappresenta un punto di interconnessione capace di promuovere l’incontro e l’apprendimento informale, la generazione di idee e lo scambio empatico”.

In G-Gravity si potranno dunque organizzare eventi dedicati alla salute, creare nuove relazioni professionali grazie all’ampio network di startup, aziende e partner ed elaborare progettualità con workshop e contenuti semplicemente dividendo lo stesso spazio e necessità.