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Parte dall’Italia e gira il mondo per arrivare in Australia l’impegno di AIGO per celebrare il World Digestive Health Day 2021, Giornata Mondiale della Salute dell’Apparato Digerente. L’occasione per il grande pubblico è unica: una diretta Facebook per ascoltare e porre domande a Luigi Fontana, medico di fama internazionale nel campo della nutrizione con al suo attivo numerose pubblicazioni sul ruolo del cibo come prima forma preventiva verso le principali patologie dell’apparato digestivo e in particolare dell’obesità. Sarà proprio questo infatti il tema 2021 della ricorrenza e il tema su cui il dottor Fabio Monica, Direttore della Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Trieste e presidente di AIGO – Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri, interloquirà con il collega in diretta da Sydney per fare il quadro della situazione sia in Italia che nel mondo.

L’evento – che gode del patrocinio di LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – si inserisce inoltre in un’epoca storica, quella caratterizzata dalla pandemia, che non può prescindere dalla disamina sulla correlazione tra obesità e covid-19 come fattore critico per il contagio o la guarigione. Si parlerà di stili alimentari scorretti e di come la dieta mediterranea si confermi una ricetta efficace per prevenire e combattere il fenomeno, e di come la prevenzione debba partire sin dall’infanzia, combattendo sovrappeso e stili alimentari sbilanciati e dannosi per un regolare sviluppo dell’organismo verso l’età adulta. Per partecipare all’incontro, basterà collegarsi alle ore 11, di sabato 29 maggio, alla pagina Facebook di AIGO.

La giornata, celebrata da ormai da ormai 46 anni, si prefigge di riunire i massimi esperti della gastroenterologia per parlare della prevenzione quotidiana, dell’apparato gastroenterico, del ruolo dell’intestino – sede del 70% del sistema immunitario e “secondo cervello” del nostro organismo – per frenare la diffusione di numerose malattie, anche dei “big killer” cioè i tumori che ogni anno mietono migliaia di vittime e che naturalmente la pandemia da covid ha favorito, ritardando o annullando i controlli e gli screening preventivi in ospedale.

I dati sono allarmanti: l’obesità è una piaga dilagante che si conferma tra le prima cause di morte, per patologie dirette o correlate, e un disagio in crescita anche nella fascia più giovane della popolazione, e che rischia di diventare nel tempo anche un costo sociale enorme per le Istituzioni, ponendosi tra i più urgenti problemi da affrontare per il futuro.

Secondo l’indagine dell’ISS 2016-2019 L’Italia è tra i paesi europei con i valori più elevati di eccesso ponderale nella popolazione in età scolare con una percentuale di bambini in sovrappeso del 20,4% e di bambini obesi del 9,4%, compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4%; abitudini alimentari e stili di vita scorretti sono i principali indiziati, verso i quali indirizzare gli sforzi al fine di promuovere correttamente la salute. 

Preme ricordare che i dati sopra citati si riferiscono ad una epoca pre-covid e che la pandemia ha peggiorato molto la situazione. Computer, divano e tavola hanno infatti riempito le giornate di lockdown a scapito dell’attività fisica. Secondo un’indagine recente di Coldiretti il 44% degli italiani è aumentato di peso a causa del Covid e oltre la metà delle persone obese ha registrato un aumento ponderale.

Il taglio dell’incontro, di circa un’ora, sarà molto pratico e divulgativo per dare soluzioni e consigli pratici al pubblico, evidenziando i rischi diretti e indiretti del sovrappeso prima, e dell’obesità poi.