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Venerdì 27 gennaio, le sale operatorie dell’Ospedale di Circolo di Varese hanno ospitato il primo intervento di chirurgia bariatrica eseguito con tecnica full robotic.

Alla console, il Dott. Andrea Rizzi, Direttore della Chirurgia generale di Tradate, oltre che del Dipartimento di Area Chirurgica, accompagnato dal suo collaboratore, anche lui specialista della Chirurgia del Galmarini, il Dott. Luca Broggi, dalla strumentista Gabriella Gabrielli, dalle nurse Tiziana Grati Nicolo’ Di Lorenzo, e dalle OSS Tiziana Rigoli Monica Tiberti, oltre che dagli anestesisti Luca Guzzetti Luca Botta primario del servizio di Anestesia e Rianimazione di Tradate. 

L’intervento, eseguito e portato a termine con successo, è uno dei ‘classici’ della Chirurgia bariatrica, la Sleeve Gastrectomy, che permette di ridurre la capacità dello stomaco di circa i due terzi: in questo modo la camera ricettiva del cibo diventa più piccola e si riacquista un senso di sazietà precoce.

La paziente, ricoverata a Tradate, è stata trasferita all’Ospedale di Circolo, dove si trova il robot, solo per l’intervento chirurgico, per poi proseguire la degenza al Galmarini fino a martedì scorso, quando è stata dimessa. Ad accompagnarla in questo percorso, un’équipe multidisciplinare, composta da endocrinologi, diabetologi, psicologi, nutrizionisti e, ovviamente chirurghi. Il suo caso era di un’obesità patologica rispetto alla quale nessun trattamento medico si è rivelato efficace e quindi indirizzata all’intervento chirurgico.

“Quando le abbiamo prospettato la possibilità di venire operata con l’ausilio della tecnologia robotica, la signora ha accettato con convinzione. Le abbiamo spiegato come si sarebbe svolto l’intervento e i vantaggi che questa tecnica offre. Lei stessa si era documentata e ha accolto l’opportunità con grande fiducia – racconta il Dott. Rizzi – La robotica comporta indubbi e rilevanti benefici nell’ambito della Chirurgia bariatrica, che interviene su pazienti che hanno, per definizione, delle dimensioni e soprattutto una quantità di tessuto adiposo in addome tale, da rendere la visione del campo operatorio spesso non ottimale e impattare quindi negativamente sulla precisione dell’atto chirurgico. Il sistema di visione stereo 3D di cui il robot è dotato, invece, unitamente alla strumentazione che amplifica i movimenti della mano del chirurgo, consentono di ovviare a questi limiti, offrendo una visione straordinariamente definita e una precisione dell’atto raggiunta con maggiore facilità. I risultati ottenuti in termini di precisione e qualità dell’intervento sono sovrapponibili a quelli della tecnica laparoscopica tradizionale, ma la facilità con cui sono ottenuti fa davvero la differenza, soprattutto per i casi più complessi”.

Il Dottor Rizzi scende nel dettaglio spiegando che, grazie alla strumentazione raffinata di cui è dotato il robot, alcuni distretti anatomici come il cardias, i pilastri diaframmatici e la regione retrogastrica risultano più accessibili anche in pazienti ad elevata complessità, come quelli con un indice di massa corporea superiore a 40/45.

Un secondo intervento di Chirurgia bariatrica è già stato eseguito mercoledì 1° febbraio con l’aiuto dell’anestesista Maria Cristina De Martino e della nurse Elisa Piazzolla: questa volta si è trattato della rimozione di un bendaggio gastrico non funzionante. Altri interventi sono già in programma per la prossima settimana. “Il nostro obiettivo è continuare a trattare nelle sale operatorie del Galmarini la maggior parte dei pazienti bariatrici, con la tecnica laparoscopica tradizionale, e intervenire all’Ospedale di Circolo con il supporto del robot sui casi più complessi – spiega Rizzi – così da compensare la maggiore difficoltà tecnica con le facilitazioni offerte dal robot e garantire a tutti i nostri pazienti, indipendentemente dal grado di complessità chirurgica da affrontare, il massimo livello qualitativo della prestazione. Non posso che essere grato ad ASST Sette Laghi per aver messo a nostra disposizione questo robot che, già dai suoi primi utilizzi, si dimostra utile per migliorare sempre più la cura offerta ai nostri pazienti”.

La Chirurgia generale di Tradate è stata riconosciuta come Centro accreditato della SICOB dal 2020: tale riconoscimento certifica non solo i volumi di attività, ma anche la qualità con cui gli interventi vengono eseguiti, la varietà della casistica e, conseguentemente, la presenza di una Terapia Intensiva nella stessa struttura ospedaliera per accogliere i pazienti dopo l’intervento. Al Galmarini, infatti, gli interventi di Chirurgia bariatrica eseguiti comprendono anche quelli di maggiore complessità e gli interventi di chirurgia di revisione, che spesso necessitano del successivo ricovero in terapia intensiva.