La Struttura Complessa Vaccinazioni e sorveglianza delle malattie infettive afferisce alla Direzione Socio Sanitaria e ha come obiettivi: integrare l’offerta di vaccini nei soggetti a rischio, favorire l’offerta vaccinale universale coordinandosi con le componenti del territorio nonché attivare la profilassi per le malattie infettive in coordinamento con l’attività di sorveglianza dell’ATS.

Nelle more dell’espletamento del concorso pubblico, dato che parte dell’organizzazione di queste attività era già stata da lei gestita, il Direttore Generale ha nominato la Dottoressa Maria Adele Giarolo direttore facente funzione della neonata struttura con delibera n° 140 del 19 gennaio.

“La recente pandemia ha posto l’attenzione sull’argomento prevenzione e vaccinazione: il Covid, oltre che stressare il sistema immunitario individuale e collettivo, ha anche messo ampiamente sotto pressione sistema organizzativo. Da noi ha retto molto bene, in particolare sul lato Vaccinazioni, questo anche grazie a professionisti in gamba come Maria Adele Giarolo – spiega Peter Assembergs, Direttore Generale dell’ASST Bergamo Ovest. Per quanto concerne la parte organizzativa, la nostra ASST ha portato avanti una Campagna vaccinale Anticovid con numeri elevatissimi, non accantonando anche le vaccinazioni obbligatorie. Alcuni di questi numeri saranno ripresi nella conferenza stampa del prossimo 31 gennaio”.

Queste le parole della dott.ssa Maria Adele Giarolo “Ringrazio la Direzione Generale per la fiducia dimostrata nell’affidarmi questo incarico. La mia esperienza e il mio impegno saranno rivolti a migliorare ulteriormente la qualità dell’attività vaccinale, anche incrementando la collaborazione, già elevata, con tutti gli operatori del servizio. Le competenze che tutti abbiamo acquisito nel tempo saranno determinanti per migliorare un settore di fondamentale importanza quale quello delle vaccinazioni e della sorveglianza delle malattie infettive. Sarà, quindi, mio impegno garantire il raggiungimento degli obiettivi individuati per le coperture vaccinali dei bambini e per garantire la presa in carico vaccinale delle persone fragili, così come previsto dal Piano Nazionale Vaccini, anche attraverso il miglioramento del rapporto con i genitori, i pediatri di famiglia e i medici specialisti che operano sul nostro territorio”.

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