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Andria: primo impianto pacemaker senza fili

Venerdì 15 marzo nella Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Bonomo di Andria, diretta dal dottor Francesco Bartolomucci – è stato effettuato il primo impianto di un nuovo modello di pace maker senza fili completamente intracardiaco, dotato di una batteria con longevità elevata.

“L’impianto di pacemaker convenzionali è una procedura di routine – afferma il Dott. Domenico Gianfrancesco, responsabile del laboratorio di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione della UOC di Cardiologia – ma è possibile che si verifichino complicanze sia durante che dopo l’intervento, tra cui infezioni o decubito, sposizionamento e usura nel tempo degli elettrocateteri. Il pacemaker senza fili è stato concepito per ridurre queste problematiche racchiudendo tutte le unità funzionali in una piccola capsula. Grazie alle sue dimensioni ridotte, pari a circa un terzo del volume di una normale batteria AAA, cioè circa 10 volte più piccolo di un pacemaker standard, il dispositivo può essere posizionato direttamente all’interno del ventricolo destro del cuore con una procedura mini-invasiva”.

Questo pace maker è dotato di un’esclusiva capacità di mappaggio che consente ai medici di misurare i segnali elettrici all’interno del cuore e di determinare il corretto posizionamento del dispositivo prima dell’impianto definitivo. La durata prevista della batteria è superiore ai 17 anni. 

Il pace maker viene posizionato nella cavità ventricolare destra con una procedura mini-invasiva per via transcatetere con approccio transcutaneo mediante una piccola incisione nell’inguine. Questa procedura, che può essere eseguita in anestesia locale, non prevede l’uso di elettrocateteri e non lascia cicatrici esterne. Inoltre, non richiede la creazione di una tasca visibile nell’area del torace.

“Questo traguardo si inserisce nel quadro di altri successi ottenuti dal reparto di Cardiologia del Bonomo di Andria. I traguardi includono l’ablazione delle aritmie, della fibrillazione atriale e la cardiopatia strutturale. Tutto questo lavoro – commenta il Direttore della UOC di Cardiologia di Andria e del Dipartimento Cardiologico della Asl – ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei pazienti”. 

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