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Nei pazienti affetti da sindrome del tunnel carpale, l’identificazione dei depositi di amiloide nel carpo può portare ad una diagnosi precoce di amiloidosi che quando colpisce il cuore, dà luogo alla cosiddetta cardiomiopatia amiloidotica, una patologia rara con conseguenze potenzialmente molto gravi per la salute ma per la quale stanno emergendo importanti e significative terapie che possono variarne la prognosi.

Per la prima volta, presso l’ospedale del Mugello, uno studio condotto dalla Cardiologia diretta da Fabrizio Bandini e dalla Ortopedia e Traumatologia diretta da Daniele Lazzara indagherà la possibilità di una diagnosi precoce di cardiomiopatia amiloidotica in pazienti affetti da sindrome del tunnel carpale con indicazione chirurgica. Per l’analisi istologica dei campioni ci si avvarrà della collaborazione della struttura di Anatomia Patologica della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.  

Lo studio si inserisce nell’attività clinica specifica del centro multidisciplinare dedicato alla malattie del muscolo cardiaco ed in particolare all’amiloidosi, nato un anno fa  dalla passione e competenza di Chiara Chiriatti e Serena Poli che lo gestiscono. L’idea, condivisa con gli ortopedici Daniele Lazzara e Antonella Lorenzoni si è maturata allo scopo di valutare la prevalenza di cardiomiopatia amiloidotica nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico di decompressione del nervo mediano, nell’area geografica del Mugello, nota per la prevalenza endemica di una forma genetica della malattia. Il centro multidisciplinare che nel Mugello è dedicato in particolare all’amiloidosi, è una rete che coinvolge altre strutture specialistiche della Asl Toscana centro.

“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di studio delle dottoresse Poli e Chiriatti e del direttore Bandini – commenta il direttore di Ortopedia, Daniele Lazzara – e aspettiamo con fiducia i risultati della loro ricerca. Questa idea dimostra che in medicina spesso scoperte importanti non vengono da ingenti investimenti economici ma da intuizioni e dedizione “.

Il razionale dello studio si basa sulla nota associazione tra amiloidosi e sindrome del tunnel carpale che può manifestarsi alcuni anni prima della diagnosi della cardiomiopatia amiloidotica. L’identificazione dei depositi di amiloide nel carpo può pertanto portare ad una diagnosi precoce di amiloidosi prima dello sviluppo dei sintomi cardiologici, di fondamentale importanza in una patologia progressiva, anche alla luce delle emergenti opzioni terapeutiche.