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Si inaugura il prossimo 24 marzo la 50esima edizione del Congresso Nazionale di AMCLI ETS Associazione Microbiologi Clinici Italiani, che avrà luogo come datradizionepresso il Centro Congresso di Rimini.

In fermento l’attività dell’Associazione, forte delle esperienze acquisite nel periodo pandemico. I sistemi di sorveglianza e diagnosi posti in essere in questi anni in sinergia con le istituzioni pongono AMCLI come pietra angolare del sistema in grado monitorare in tempo reale un elevato numero di microorganismi grazie all’implementazione di nuove tecnologie.

L’evento di Rimini sarà l’occasione per un approfondimento sull’eredità che ci hanno lasciato gli anni della pandemia, in particolare l’attenzione si focalizzerà sulla prevenzione di prossime e future minacce causate da infezioni virali emergenti e ri-emergenti, sui progressi che la microbiologia sta compiendo in importanti ambiti come la gestione dell’antibiotico resistenza, sull’innovazione nella diagnosi e monitoraggio dell’infezioni nel paziente trapiantato anche alla luce di nuove possibilità terapeutiche ed infine, sugli aggiornamenti nella diagnosi e prognosi delle infezioni a trasmissione materno-fetale.

I lavori prenderanno il via venerdì 24 con la cerimonia di inaugurazione del Congresso durante la quale verrà nominato socio onorario di AMCLI il Prof. Paolo Antonio Grossi, Direttore della S.C. di Malattie Infettive e Tropicali, Università degli Studi di Insubria, Varese per l’impegno profuso negli anni a favore della Microbiologia Clinica.

All’evento sono attesi più di mille professionisti che si confronteranno in seminari e simposi che toccheranno diverse tematiche care all’Associazione.

Il pomeriggio del 24 le attività scientifiche inizieranno con i corsi precongressuali che affronteranno dal punto di vista operativo e organizzativo tematiche microbiologiche molto attuali per il loro importante impatto in sanità, come l’uso del microbiota in ambito diagnostico e terapeutico, il ruolo del sequenziamento NGS nello studio di nuovi o emergenti virus, nuovi test rapidi per determinare la sensibilità agli antibiotici e infine, il corretto uso e interpretazione dei pannelli molecolari sindromici.

Sabato 25 verrà dato spazio agli appuntamenti istituzionali dell’Associazione in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, con una prima sessione dedicata agli aggiornamenti nell’identificazione e monitoraggio di patogeni causa di malattie ad elevato impatto sanitario, e una seconda sessione dedicata alle ultime novità sul ruolo che la Microbiologia Clinica ha nei sistemi di sorveglianza.

Altre sessioni verranno dedicate alle novità diagnostiche e nuovi percorsi diagnostici delle malattie da Micobatteri tubercolari, agli approfondimenti sull’impatto delle infezioni virali respiratorie nel paziente immuno-compromesso, sul confronto della stewardship diagnostica versus antibiotica, e infine sull’analisi del rapporto tra pandemie e guerre.

Domenica 26 è prevista, tra le altre, una sessione sulle strategie evolutive delle Enterobacterales, con particolare focus sulla resistenza agli antibiotici, una sessione dedicata allo studio degli aspetti clinici e microbiologici dei cosiddetti patogeni di frontiera e una dedicata alle zoonosi virali esotiche.

Si chiude il lunedì 27 con sessioni dedicate alla revisione del percorso diagnostico delle gastroenteriti infettive, alla (ri)costruzione epidemiologica e rinnovamento in tema di lungodegenze e una sessione congiunta AMCLI-GITMO-SITO sulle infezioni virali nel trapianto di cellule staminali emopoietiche. Altre sessioni saranno dedicate alle parassitosi, al ruolo del microbiologo nella sorveglianza delle resistenze e alle linee di indirizzo della Microbiologia Clinica.

“In questi ultimi anni abbiamo lavorato e collaborato con le Istituzioni per mettere a regime il sistema di monitoraggio e di gestione dell’emergenza e, strategie per affrontare situazioni critiche.  – evidenzia Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS e Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese. – La rete dei laboratori di Microbiologia Clinica che abbiamo disegnato e fornito alle istituzioni si sta concretizzando in maniera completa. I laboratori di Microbiologia Clinica autonomi, oggi attivi – a direzione ospedaliera e ospedaliero-universitaria – sono circa 45. A questi si aggiungono i laboratori misti che gestiscono alcune parti della Microbiologia Clinica. Ci auguriamo che nel prossimo futuro, molti servizi di microbiologia oggi misti, possano diventare autonomi in modo da gestire con maggiore capillarità e impegno non solo le attività di sorveglianza, ma anche tutte le fasi dell’attività diagnostica che permettono di identificare le caratteristiche e controllare la diffusibilità di un determinato agente eziologico di malattia infettiva, sia esso batterico, micotico, virale o parassitario”.

“Infine, stiamo assistendo a un graduale ritorno alla normalità, che riporta in auge tematiche note da sempre, come la diffusione dell’antibiotico resistenza, il monitoraggio dei cosiddetti patogeni di frontiera oppure la ripresa della circolazione delle infezioni respiratorie, sia batteriche sia virali, dovuta all’interruzione dei sistemi di barriera”, conclude Clerici.

In occasione della 50esima edizione del Congresso, AMCLI ospiterà inoltre 110 specializzandi in Microbiologia e Virologia provenienti dall’intero territorio nazionale che contribuiranno al successo del Congresso con le loro attività di ricerca, potranno partecipare a seminari e workshop e avere un quadro d’insieme delle novità della microbiologia moderna come futuri professionisti di questa disciplina.