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6 milioni di persone raggiunte su Facebook e Instagram dalla campagna informativa, oltre 1.400 collegate da tutta Italia con la diretta streaming dell’incontro “Io Loto, noi lottiamo”: ieri la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico ha contribuito a fare uscire dall’ombra questa insidiosa patologia.
Fondamentale il contributo di numerosi volti noti della televisione: Filippa Lagerback, Paola Perego, Tessa Gelisio, Benedetta Parodi, Costanza Caracciolo, Federica Moro e Juliana Moreira sono le donne famose che hanno fatto propria la campagna dell’associazione Loto Onlus e l’hanno rilanciata dai loro profili social, richiamando l’attenzione sulla neoplasia con il più alto tasso di mortalità che lo rende una delle prime 5 cause di morte femminile per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni.
L’associazione no profit ora è attiva in Emilia-Romagna e Marche e presto arriverà in altre regioni: ieri ha coinvolto migliaia di donne in un pomeriggio interattivo con esperti; in 15 tra oncologi, chirurghi, ginecologi e fisioterapisti hanno fatto il punto sui nuovi percorsi di cura oncologici e si sono messi a disposizione delle pazienti per domande e approfondimenti. Sono intervenuti: Andrea Amadori della Ginecologia Oncologica dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, Rossana Berardi della Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona, Roberto Berretta della Ginecologia Oncologica Az. Ospedaliero-Universitaria di Parma, Pierandrea De Iaco della Ginecologia Oncologica Policlinico S. Orsola di Bologna, la fisioterapista Giorgia Fransceschini esperta nel trattamento del linfedema, Elisabetta Iannelli della Fed. Ass. Volonatariato in Oncologia, la blogger Anna Maisetti, Clara Mackay della World Ovarian Cancer Coalition, l’erborista Andrea Passini, Myriam Perrone della Ginecologia Oncologica del Policlinico S. Orsola di Bologna, il Cancer trainer Mattia Pirani, Icò Tòth dell’European Network of Gynaecological Cancer Advocacy Group, Daniela Turchetti della Genetica Medica del Policlinico S. Orsola di Bologna e Claudio Zamagni dell’Oncologia Medica Addarii sempre del Policlinico S. Orsola.

“Uniti si può è da sempre il nostro motto, e i numeri dell’iniziativa di ieri lo confermano. Questo evento è un esempio di come la condivisione di competenze e conoscenze possa portare a cambiamenti positivi – spiega Sandra Balboni, presidente di Loto Onlus – Gli obiettivi di Loto sono molteplici: sensibilizzare l’opinione pubblica, favorendo la raccolta di fondi da destinare alla ricerca per lo studio e la cura del cancro dell’ovaio; promuovere la diagnosi precoce; aiutare le donne che si confrontano con la malattia a disporre di informazioni adeguate e aggiornate e di maggiori opportunità per il recupero del pieno benessere fisico e psichico. Per questo invito tutte le donne colpite da questa patologia o da altri tumori tipicamente femminili a unirsi a noi, associandosi a Loto: troveranno supporto concreto, condivisione e amicizia e contribuiranno a far crescere i nostri progetti”.

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